Douglas Adams
GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI (Mondadori)
Il libro di cui voglio parlarvi questo mese e’ il primo di una serie di
5 (per ora) in stile fantascienza-ironico-demenziale .
Esso narra di un povero diavolo, Arthur Dent, tipico inglese (ma potrebbe
essere anche italiano) sfigato a cui gliene capitano di tutti I colori
in una poco probabile avventura nella nostra galassia.
Tutto ha inizio un mattino ad Islington, quando delle ruspe si presentano
per abbatergli la casa per far spazio ad una tangenziale (e qui l’autore
parte con una digressione su cosa sia una tangenziale : essa e’ un sistema
veloce per far arrivare gli abitanti del posto A in un posto B e quelli
del posto B nel posto A. Gli abitanti del posto C, intermedio tra
A e B si chiedono perche’mai questa gente non si decida a stabilirsi definitivamente
in A o B).
A complicare la situazione del poveretto, arriva un suo amico, Ford
Prefect che gli spiega che e’ inutile disperarsi, visto che la terra verra’
distrutta a breve dai Vogon per far posto ad una iperstrada intergalattica.
Ovviamente Arthur e Ford verranno esclusi dalla distruzione della terra
grazie al fatto di essere caricati sull’astronave Vogon come autostoppisti,
grazie ad un asciugamano (qualunque “ganzo” sara’ disposto a caricare un
autostoppista se esso dimostrera’ di sapere dove ha il proprio asciugamano)
e ai cuochi dei Vogon, che amano far scherzi ai loro padroni.
Non appena I Vogon vengono a scoprire di avere degli autostoppisti
a bordo, fanno la cosa che farebbe chiunque scoprisse di avere un’intruso
in casa propria : li sbattono fuori, non prima di aver letto loro delle
poesie (considerate degli ottimi strumenti di tortura : le poesie Vogon
sono le terze peggiori poesie dell’universo conosciuto)
Tornando ai protagonisti, l’autore ci tiene a specificare che il tempo
medio di sopravvivenza nello spazio di persone senza tuta, e’ di 30 secondi,
e che le probabilita’ che un’altra astonave passi di li’ e li salvi e’
di 1:2376890. Casualmente, 2376890 e’ il numero di telefono di una ragazza
carina che il nostro Arthur aveva conosciuto ad una festa la settimana
prima (quando la terra ancora esisteva) e che gli era stata soffiata da
uno sconosciuto autoinvitatosi alla festa all’ultimo momento.
Immaginatevi quindi lo stupore di Arthur nel scoprire che l’astronave
che li ha salvati conteneva appunto la famosa ragazza (Trilliane)
lo sconosciuto (Zaphod)
A questo punto il libro prosegue con le avventure di questo quartetto
di avventurosi (loro malgrado) che li vedra’ alla ricerca del pianeta di
Magratea, specializzato nella fabbrica di pianeti, andranno a mangiare
al Ristorante al termine dell’Universo (come dice Zaphod, un Gnab Gib,
il contrario del Big Bang) e cercheranno di scoprire il significato della
Vita, l’Universo e Tutto quanto.
Scopriremo inoltre che la razza umana era la terza razza intelligente
della terra, dopo I topi bianchi (rappresentazione locale di una razza
galattica pan-dimensionale) e I delfini.
In definitiva una serie di libri da bersi tutti in un fiato, anche
se le trovate esilaranti vanno pian piano scemando. Personalmente consiglio
di arrivare almeno al terzo libro. Eccovi I titoli della serie completa
:
- Guida Galattica per Autostoppisti
- Ristorante al Termine dell’Universo
- La Vita, l’Universo e il Tutto Quanto
- Addio e Grazie per Tutto il Pesce
- Praticamente Innoqua
Bilbo Baggins