*** dadam@g *** |
Jack Vance Bilbo Baggins |
David e Leigh Eddings Questo libro, come ormai di consuetudine a molti altri cicli di avventure ( Shannara, Fondazione... ) è un "Preludio" ad un ciclo (anzi, due!) già concluso. Sto parlando infatti della saga della Profezia (o dei Belgariad) e della saga dei Mallorean, l'ultima il prosieguo della prima, per un totale di ben 10 libri. Questo undicesimo libro, dicevamo, narra la storia del mondo dalla nascita di "Garath" fino a poco prima gli inizi del primo libro della saga dei Belgariad, sopra citata, per un periodo di più di 5000 anni. Vedremo quindi la nascita di Garath, poco dopo la creazione del mondo da parte degli dei, quando questi ancora camminavano sulla terra ed il mondo non era ancora stato spaccato a metà dalla furia di Torak. Il racconto prosegue narrando di come Garath, orfanello a 12 anni si trova ad incontrare "per caso" un vecchietto che lo guida verso la dimora di Aldur, uno degli dei "buoni" e come diventerà suo discepolo aggiungendo così il prefisso "Bel". Belgarath fu educato e formato personalmente dal dio Aldur. Successivamente ricevette il compito di diffondere le proprie conoscenze ai discepoli del dio. E in come tutte le storie che si rispettano ci sarà anche il giuda di turno, il famoso Zedar, poi BelZedar e quindi ritornato al nome originale quando venne a tradire il suo maestro per diventare discepolo di Torak, il dio cattivo. Assisteremo al furto del Globo da parte di Torak, fino ad allora custodito da Aldur e come i suoi discepoli e tutti gli altri dei fecero di tutto per costringere Torak a restituirlo al legittimo proprietario e come Torak, per la rabbia usò il globo per spaccare in due il mondo. Il libro continua nei preparativi (un paio di migliaia di anni) per recuperare il famoso globo da parte di Belgarath e Cherek (un potente re dell'epoca) con i propri figli e come da ciò è nata la divisione degli stati fino al momento della saga conosciuti. Infatti al ritorno da quell'avventura Begarath fece dividere il regno di Cherek in 3 parti, affidando ad uno dei 3 figli, Riva, la custodia del Globo. Ma il destino gioca brutti scherzi e un discepolo di Torak fece in modo da far assassinare tutta la stirpe di Riva. Belgarath, però, riuscì a salvare il figlio dell'allora sovrano ed a nascondere ed allevare la stirpe dei Riva fino l'arrivo dello "Sterminatore del dio", come citato nelle due profezie. In pratica l'avvento di Garion è l'inizio del primo libro della Saga. Il compito di allevare la stirpe di Riva venne solennemente assunto dalla figlia di Belgarath, Polgara, nata nel frattempo dall'unione tra lui e Poledra, una meravigliosa lupa, conosciuta durante uno dei viaggi di Belgarath, trasformatosi nei panni di un vecchio lupo grigio" Vi risparmio la descrizione di tutte le guerre e di tutti i sovrani, umani e no, succedutisi in 5000 anni di storia, ma sicuramente apprezzerete questo libro solo dopo aver letto la saga completa (dieci libri), o vi perderete alcuni sottili riferimenti a fatti successivamente accaduti. Negli Stati Uniti è già' uscito il seguito di questo libro, Polgara la Maga, dove la stessa storia viene rivista e completata anche dal punto di vista della figlia Polgara, e chissà che non scopriremo che fine avrà fatto la madre Poledra data per morta di parto, ma in realtà riapparsa verso la fine della Saga dei Mallorean.
Per chi fosse interessato ad informazioni a questo nuovo libro può
visitare il seguente sito : Bilbo Baggins |
J.R.R. Tolkien David Wenzel ha gia' illustrato altri libri su Tolkien e su molti altri autori di Fantasy. Come citato in fondo al libro : "Il suo stile unisce al tratteggio classico le tecniche di acquerello e la narrazione grafica". La narrazione e l'adattamento a fumetti seguono fedelmente l'originale. Per chi non conoscesse la trama Lo Hobbit narra la storia di Bilbo Baggins, uno Hobbit rispettabile che vive tranquillo nella sua caverna e che viene trascinato, suo malgrado, in pericolose avventure in compagnia di 13 Nani e un Mago (Gandalf) alla ricerca di un tesoro perduto. ( Nota: un Hobbit e' un uomo di piccola statura, proporzionato, non come un Nano basso e tozzo, che vive tranquillo nelle caverne, ma non quelle sotto le montagne, umide come quelle dei nani, bensi' ai piedi delle colline, ariose. La rispettabilita' di Bilbo e' appunto dovuta al fatto di non essere mai stato coinvolto in avventure, e quindi il piccolo Hobbit, alla fine di questa, nonostante tutto, la propria rispettabilità la perderà inevitabilmente, agli occhi degli altri Hobbit) Bilbo, grazie alla mediazione del mago Gandalf, si fa' convincere a partecipare a questa avventura, nella qualita' di Scassinatore. La meta del viaggio e' la Montagna Solitaria, sita al di la' delle montagne nebbiose e del terribile Bosco Atro, e l'obiettivo è cercare di recuperare un tesoro rubato da un Drago ad un avo del capo dei nani, Thorin Scudodiquercia. Durante l'attraversamento delle Montagne Nebbiose, la compagnia viene inseguita dai Goblin (che in altre traduzioni vengono indicati come Orchetti) nei cunicoli di Moria, una citta' sotto le montagne, abbandonata ormai da tempo e Bilbo, perdendosi, fatalmente ritrova un anello che ha la proprieta' di rendere invisibile chi lo indossa. L'episodio di questo ritrovamento sara' la base della trama dell'opera piu' famosa e colossale mai scritta da Tolkien, "Il signore degli Anelli".
Ma le peripezie di Bilbo non finiscono qui:
si va dall'incontro coi ragni
di Bosco Atro alle prigioni degli elfi, fino
al confronto col Drago,
Smaug che, al contrario delle aspettative,
e' vivo e continua a far
la guardia al tesoro rubato secoli prima.
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Gregory Benford Il libro e' ambientato su Trantor all'epoca in cui Hari, ormai preside dell'universita', sta affinado la propria teoria sulla Psicostoriografia. Il libro parte in stile Asimov, racccontando degli intrighi di palazzo, dell'imperatore che vede in Hari un potente alleato, credendo, a torto, che la psicostoriografia possa volgersi a proprio favore. Purtoppo pero', dopo circa un centinaio di pagine, il libro sfocia in 2 temi a mio parere estranei al tema Fondazione dove si denota lo stile dell'autore, molto piu' simile a Farmer che ad Asimov.
Il primo tema parte dal ritrovamento di 2 "simulazioni" di personaggi storici, Voltaire e Giovanna d'Arco. Il secondo tema parte da un viaggio di Hari e sua moglie Dors (in realta' un androide) per una vacanza su un satellite di Trantor dove vi e' una riserva con scimmie alle quali e' stato applicato nel cervello un chip che permette ad un utente umano di collegarvisi e vivere le emozioni di una vita allo stato primitivo. Il tutto condito dalla scusante che queste 'immersioni' possano aiutare Hari nella definizione della psicostoria. In realta' altre 200 pagine di introspezione e variazioni sul tema di come vivono le emozioni gli animali.
In definitiva un libro che NON mantiene quello che promette nel risvolto o in copertina, scritto per cavalcare l'onda emozionale della morte di Isaac Asimov e incassare qualche dollaro.
Potevano almeno farlo conforme allo stile del fondatore.
Vabbé... alla prossima.
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Douglas Adams
Il libro di cui voglio parlarvi questo mese e’ il primo di una serie di
5 (per ora) in stile fantascienza-ironico-demenziale .
- Guida Galattica per Autostoppisti
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Ciao a tutti ! Per chi non conoscesse ancora IL COMODINO (vergogna ! andate leggervi immediatamente gli arretrati !), in questa rubrica vengono recensiti libri, di ieri e di oggi, che potranno stimolarvi la voglia di leggere nuove opere o nuovi autori. Il tema di questo mese e il SESSO (quello vero, quello a vagoni, come
dice Guccini nellOpera Buffa), ma sul comodino cercheremo, per questa volta, di
appogiarci comunque qualche buon libro in tema e non altro genere di ammenicoli. Insomma
un comodino di quelli che tolgono il sonno... ma che illuminano la notte. Ursula Le Guin LA MANO SINISTRA DELLE TENEBRE (Nord) Vi premetto che ho faticato non poco a trovare un romanzo di fantascienza in tema con
questo numero di dadam@g, il Sesso. Di solito nella fantascienza e nel fantasy e
raro trovare questo argomento trattato in quanto tale, al massimo qualche storiella
damore qua e la. Il libro narra della storia dellinviato dellEkumene, Genly Ai, il cui scopo
e quello di convincere con le buone a far entrare Inverno nella lega dei
mondi, impresa molto ardua sopratutto per via della molteplicita di nazioni che la
compongono, e del fatto che per loro luniverso e in mano a dei pervertiti. (
Il che, tra laltro, non son siamo poi cosi lontani dalla realta
.
;-) Molto bella la poesia che racchiude il pensiero del libro : La luce e la mano sinistra delle tenebre, |
Douglas Coupland Il libro da me recensito questo mese mi e' stato dato in prestito da una mia collega perche' ritenuto adatto a me. Posso confermare la sua idea in quanto, leggendolo, ho potuto "notare" me stesso in tante parti diverse del racconto, come farebbe qualsiasi programmatore "che crede nell'informatica". Scritto come un diario, racconta circa 1 anno e mezzo di vita di un gruppo di
ex programmatori della Microsoft che, lasciato il "posto sicuro",
aprono una propria softwarehouse. Un esempio di 3 persone ( A, B, C ) che chattano tra di loro : A: Hei laggiu' Chi come me utilizza ICQ capisce che conversazioni di questo tipo NON sono
irreali. Di certo, scritte nero su bianco fanno un certo effetto. Bilbo Baggins |
La Religione. Un argomento forte, pesante, importante. Per essa si sono combattute guerre, per essa tanta gente è morta, e poi per che motivo? Per poter dire "il mio DIO è migliore del tuo".... Bella soddisfazione. Speravo molti piu lettori di Dada si cimentassero a rimanere in tema, ma purtroppo non è stato così. Fa niente, l'importante è che i libri qui recensiti vi aiutino sopratutto a pensare, qualunque sia l'argomento che trattano James Blish GUERRA AL GRANDE NULLA (Nord)
Bilbo Baggins |
Terry Brooks La trama di questi due libri e' infatti ambientata ai giorni nostri, nel nostro mondo, con un pizzico di "fantasia", ma che non ha niente a che vedere con i capolavori sopra citati. I libri parlano della lotta tra il bene e il male, impersonata dai demoni del vuoto e dai cavalieri del verbo (un'altro modo di chiamare la divinita' buona.... Dio, o chi per esso). In una tranquilla cittadina di provincia americana, una adolescente sara' alle prese con un demone, che riuscira' a sconfiggere grazie alla magia ereditata da sua nonna e all'aiuto di un cavaliere errante investito della magia dalla "signora del lago" (e qui i riferimenti con la saga di re Artu' non sono certo casuali). Il primo libreo finisce appunto con la sconfitta di un demone che risultera' essere poi il padre della protagonista, mentre il secondo narra del cavaliere del verbo che viene traviato con l'astuzia da un'altro demone e portato alla causa del male. Verra' ovviamente salvato dall'adolescende protagonista del primo libro. Mentre il primo libro fluisce via abbastanza bene, il secondo e' notevolmente piu pesante e piu' che la continuazione del primo e' in realta' un'altra avventura a se stante. In definitiva sicuramente un'opera non all'altezza del TB che conosciamo. Bilbo Baggins |
Stephen King La storia narra di un virus mutogeno sfuggito al controllo umano che uccide il 99% della popolazione mondiale, lasciando i sopravvissuti alle prese con un mondo pieno di cadaveri. Nel giro di un mese, i pochi sopravvissuti si ritrovano a fare i conti con una società che non funziona più: manca l'elettricità', il gas, l'acqua corrente e tutti i servizi essenziali. La gente ancora in vita si ritrova isolata, e comincia a fare strani sogni. Sogni che in realtà sono dei messaggi, delle chiamate a raccogliersi, a ritrovarsi insieme per ricominciare. Ma questi sogni sono di 2 tipi e arrivano da due persone diverse. Una buona, una signora di colore molto anziana, che vuole fondare una comunità di persone libere e un "uomo nero" che invece vuole fondare un regime dittatoriale. In questo conflitto si intravede l'eterno conflitto tra il bene e il male, tra Dio e il diavolo, a cui non par vero di approfittare di un'occasione proprio mentre gli essere unami sono deboli e vulnerabili. Lascio a voi indovinare l'esito del conflitto, anche se molto scontato (alla fine il bene vince sempre ma a scapito di molti sacrifici), l'effetto e' molto "spettacolare". E la "morale" del racconto e' proprio la parte forse che delude un po', visto che e' così scontata, ma sicuramente il modo di esporla e' veramente notevole. Bilbo Baggins |
PINK FLOYD La prima recensione di questa nuova sezione di DADAm@g
non poteva che essere "il classico dei classici", probabilmente il disco che ha
venduto di più nella storia del rock, il disco he ha superato abbondantemente le 500
settimane nelle classifiche del billboard, subissando il precedente successo di Tapestry,
di Carole King. Bilbo Baggins |
HAWKWIND Gli Hawkwind sono un gruppo inglese "più o
meno" dei tempi dei Pink Floyd (in realtà di 3-4 anni dopo) e ad essi molto spesso
messi in confronto. In realtà gli Hawkwind hanno continuato la vena
"psichedelica" che animava quei tempi e quindi sono rimasti meno
"commerciali", preferendo sonorità più cupe e pesanti dei loro cugini. Bilbo Baggins |
GENESIS I Genesis hanno fatto molti dischi definibili capolavori, ma tra tutti mi sento di considerare Selling England by the pound il loro lavoro migliore. Composto nel loro periodo di massima fama, poco prima della dipartita di Peter Gabriel (l'ultimo che lo vide coi Genesis, The lamb lies down on Brodway, e' il successivo a questo), e' il punto di arrivo della loro prima vena melodica. Il cd contiene molte canzoni che hanno fatto la storia anche negli anni successivi, come "I know what i like", "The cinema show" con lo stupendo assolo di tastiere di Tony banks, "Fifth of firth" con il suo inizio di pianoforte di solito omesso dal vivo, e le languide chitarre di Hackett nel mezzo.
Molto bella la prima canzone, "Dancing with the monolith knights", che inizia con la voce solista di Peter, che intona "Can you tell me where my country lies...." Molto fortunato chi conosce questo disco quando era un LP, la cui edizione italiana conteneva i testi tradotti da Armando Gallo, un giornalista/scrittore fans dei Genesis italiano che riporta anche delle note spiegnado i significati di certi passi,richiesti direttamente agli autori. Bilbo Baggins |
RENAISSANCE
Per la rubrica dei "meno famosi ma bravi lo stesso" vi propongo questo mese un cd di un gruppo definibile come "Rock Romantico/Sinfonico", i Renaissance. Nati gia' introno al 1970, hanno iniziato ad essere apprezzati dal loro terzo album, Prologue del 1972, con l'entrata nella formazione di Annie Haslam, una cantante con una voce molto melodica. Questo disco, Scheherazade, il sesto in assoluto o quarto dell'epoca Annie, e' senz'altro il loro lavoro migliore, sopratutto per la suite di 25 minuti che occupa tutto il secondo lato del disco (quando c'erano gli LP che avevano i "lati" :-).
La suite che da' il titolo al disco narra la storia di 1001 e una notte e le avventure della principessa Scheherazade. La "canzone" viene eseguita con un'orchestra sinfonica, oltre che alla tipica strumentazione dei gruppi rock di allora, con arie che ricordano "Journey to the centre of the earth" di Rick Wakeman, ma piu' melodiche, o con certi cori alla "Atom Heart mother" dei Pink Floyd, e con la stupenda voce di Annie sopra tutto.
Le altre 3 canzoni, molto belle e melodiche, sono "Trip to the fair", con una lunga introduzione di pianoforte, "The vultutres fligh high", corta ed intensa, destinata ad essere un hit single, e la piu' bella delle 3, "Ocean gipsy", con un misto di pianoforte e orchestra molto trascinanti. Sicuramente un cd obbligatorio da avere per gli amanti del genere. Per chi volesse poi ascoltare i loro migliori lavori, consiglio anche "Prologue" (1972), Ashes are burning (1973), Turn of the cards (1974). Bilbo Baggins |
THE CRANBERRIES Ovviamente non potevo citare i Cranberries senza parlare del loro quarto album, il loro capolavoro, a mio giudizio. Anche i primi 3 album sono belli, ma non come questo e sopratutto non contengono cosi' tante canzoni che si ricordano come in questo. Forse perche' piu orecchiabile, piu "commerciale" direbbero i piu' maligni (vi scrive un amante della musica elettronica tedesca...) ma non importa. Ci sono momenti in cui si desidera ascoltare musica interiore, rarefatta, minimale ed altri momenti in cui si desidera qualcosa di piu facile, rilassante. I Canberries appartengono ovviamente a questa seconda categoria, e Bury the hatchet e' il loro capolavoro. Le prime cinque canzoni vi ritroverete a canticchiarle una dopo l'altra gia' dal secondo ascolto. La piu bella in assoluto, "Just my immagination", anche se "Animal instinct" e' stato il primo hit che ne hanno tratto. Bilbo Baggins |
10.000 MANIACS Ho conosciuto questo gruppo per caso, anni fa, facendo zapping su MTV... ad un certo punto e' passata una canzone di questo gruppo dal nome strano, mi e' piaciuta moltissimo la canzone che stavano suonando, ma non feci in tempo a memorizzarne il titolo. Sei mesi fa, vidi in un negozio di dischi usati un loro cd e lo presi nella speranza che ci fosse la canzone da me ascoltata in TV, e cosi' fu. Ed ascoltando il cd per intero, vi assicuro che e' bello tutto. Il primo impatto ad ascoltare questo cd senza sapere chi sono e' "ha! i Cranberries hanno fatto un cd nuovo", sennochè questo cd e' datato 1992 e loro sono americani.... La prima canzone, "Noah's dove" inizia con un attacco di pianoforte seguito dalla voce di Natalie Merchant, che non ha nulla da invidiare a Dolores. Il cd prosegue per altre 12 canzoni, una più bella dell'altra, tutte sulla falsariga del rock leggero ascoltabile e piacevole. Peccato che non siano stati così famosi come i cugini irlandesi. Bilbo Baggins |
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