Ça Ira, Ovvero quando il proprio ego non basta più
Finalmente, dopo 13 anni, e' uscita l'utima fatica di Roger Waters. Eravamo tutti qui ad aspettare questo mastodontico capolavoro, chiedendoci quali nuove melodie e quali nuovi o vecchi ospiti ci sarebbero stati, ma Roger e' riuscito a subissare qualsiasi aspettativa di un fan dei Pink Floyd. Eh, si, perche' questo nuovo capolavoro di Roger Waters, nulla ha che vedere con la band che tutti amiamo. Si tratta infatti di una opera lirica/sinfonica degna di un Mozart contemporaneo. Nulla da eccepire per un amante del genere, ma siamo sicuri che stiamo parlando dello stesso Roger Waters che ha partorito capolavori come The Wall, Final Cut o Amused to Death ? O forse al suo smisurato ego non bastava essere ricordato nella storia come il leader dei Pink Floyd (e scusate se e' poco). No, lui ha capito che la musica rock, pop, o comunque moderna tra 100 anni nessuno se la ricordera' piu (chiedete ad un dodicenne chi e' Ringo Star), ma un Beethoven o un Mozart sono immortali nei secoli, e quindi ha deciso di lanciarsi su un opera che lascera' il segno della storia, se non per le musiche (belle, onestamente parlando) almeno per il genere musicale a cui appartengono e, perche' no, del tema di cui trattano, la rivoluzione francese. Personalmente io ho gia qualche problema a ricordare la storia Italiana, figuriamoci quella Francese e quindi sicuramente non ho apprezzato la fatica intorno ai testi, ma gia il fatto di averlo fatto uscire in due lingue diverse la dice lunga. Molto bello invece il DVD compreso nella versione "De Luxe" dove si vede un Roger nei panni di produttore e regista, nonche' della vista della sua bellissima casa con fiume annesso per pescare. In definitava una opera per gli amanti della musica classica e una grandissima delusione per un amante dei Pink Floyd. Lucilio Batini |