Roger Waters On Tour
Come tutti ormai sappiamo il prossimo 1,2,4 e 5 aprile del 2011 Waters sarà anche da noi in concerto per quattro date al Filaforum di Assago (Mi). Inizialmente erano previste solo due date, ma poi (forse per i grossi casini che sono nati dalla distributrice di biglietti, penso che noi tutti siamo a conoscenza, e su cui non vogliamo dire altro!) per la grande richiesta di biglietti, considerato che è l’unica data italiana, il buon zio Roger ci allieterà con lo spettacolo di The Wall On Tour per altre due serate. Tour annunciato con partenza dagli Stati Uniti, questo, a detta sua, sarà l’ultimo tour che vedrà impegnato il bassista dei Pink Floyd. Nell’intervista rilasciata alla BBC, Roger ha spiegato come è nata l’idea di ritornare a varcare le assi del palcoscenico. Parlando con la sua attuale compagna gli ha detto che vorrebbe tornare in tour, e lei ha risposto che se la cosa lo diverte di farlo. Waters gli disse che non sapeva cosa fare, considerato che erano anni che portava in giro bene o male gli stessi brani. La sua compagna rispose di suonare quello che la gente avrebbe voluto sentire da lui… The Wall… e The Wall tour fu! Perciò, biglietti esauriti per le quattro serate milanesi, in attesa dell’inizio del concerto con parecchio tempo dinnanzi, per preparaci spiritualmente, attendiamo con ansia questo grande evento che concluderà la brillante carriera di Roger Waters. Luciano Cassulo |
The Boys Are Back In Town!
Sabato 10 luglio 2010 , Kiddington Hall , Waters e Gilmour suonano insieme dopo 5 anni per una serata di beneficenza a favore dell'organizzazione Hoping Foundation in Oxfordshire, che raccoglie contributi per i giovani rifugiati Palestinesi http://www.hopingfoundation.org . Quattro i brani eseguiti per i 200 fortunati : "To Know Him Is To Love Him" (brano di Phil Spector), "Wish You Were Here", "Comfortably Numb" e "Another Brick in the Wall, Part 2.". Non stiamo a scrivere a ripetizione chi erano gli ospiti o le modelle della serata e nemmeno stiamo a mettere le solite varie foto prese qua e la, ma almeno quella significativa e indimenticabile di David e Roger sorridenti per poi ricordare questo evento nei nostri archivi. Al duo Gilmour-Waters si sono aggiunti i due tastieristi Harry Waters e Jonjo Grisdale, Andy Newmark alla batteria, Chester Kamen alla chitarra e l'immancabile Guy Pratt al basso. L'incasso della serata avrebbe raccolto ben 350.000 Sterline inglesi in favore della Hoping Foundation. L'incontro e la collaborazione tra Waters e Gilmour dovrebbe garantirci un seguito: Gilmour ha proposto a Waters di suonare "To Know Him Is To Love Him" per la serata di beneficenza e presto (in cambio...) dovrebbe suonare "Comfortably Numb" ad uno dei concerti del The Wall Tour di Waters (me lo immaginavo...) in veste di ospite. Quale sará la data speciale del Tour di Waters é ancora da scoprire, per ora ognuno di noi spera di poter vedere anche David Gilmour! E non ci dobbiamo meravigliare se la data con l'ospite speciale non sará isolata, probabilmente ce ne potrebbero essere diverse, tutti quelli che andranno ai concerti se lo augurano. C'é molto da ammirare su questo ritorno insieme: cinque anni fa lo hanno fatto per il Live8 e questo mese si sono riuniti ancora per una serata di beneficenza. Anche se non eravamo presenti siamo rimasti tutti piacevolmente. Giulia Di Nardo-Spies |
Eighties Colours
Lo scorso maggio è stato pubblicato dalla Coniglio Editore il libro “Eighties Colours” di Roberto Calabrò, un viaggio attraverso la musica garage, beat e psichedelica degli anni '80 in Italia. <>Il volume è una raccolta molto completa di dischi, recensioni, articoli e aneddoti legati ad un periodo che fu molto florido e che vide nascere in tutta la penisola tantissimi gruppi interessanti, molti dei quali hanno lasciato le loro composizioni incise su vinile. Quest'opera rappresenta una raccolta importante per rendere l'idea di quello che ha rappresentato per i giovani di allora, una generazione cresciuta senza i canali di comunicazione odierni ma solamente con scambi di lettere, LP, cassette e concerti nei centri sociali. Calabrò ha raccolto pazientemente nel corso degli anni una quantità di materiale impressionante e il suo fine è stato quello di pubblicare il libro per far sì che questo movimento non sia dimenticato ma che possa essere apprezzato anche dalle nuove generazioni. Molti di questi gruppi hanno avuto come riferimento i primi Floyd e, in primis, Syd Barrett (basta sfogliare il libro per rendersene subito conto, a partire da alcuni gruppi che hanno assunto dei nomi di chiara ispirazione come Effervescent Elephants, Vegetable Men e Technicolour Dream). La meteora del pazzo diamante, pur con una produzione esigua di incisioni, ha partorito una schiera di adepti e artisti che hanno respirato a fondo le sue melodie e ne hanno fatto tesoro. In concomitanza con l'uscita del libro è partito un tour promozionale dell'autore in tutta Italia, generando a ogni data un piccolo evento in quanto si è presentata l'occasione per celebrare l'underground degli anni '80 con le reunion di alcune formazioni citate per dei concerti che hanno riscosso pareri positivi ovunque, nonostante sia un periodo agonizzante per la musica di qualità. <>Per rivedere foto e racconti di questi momenti potete collegarvi al blog di Calabrò http://robertocalabro.blogspot.com/. Io mi voglio soffermare solamente sulla data del 29 giugno a Borgo d'Ale nella biblioteca civica, in quanto, essendo presente il sottoscritto, c'è stata una semi-reunion degli EFFERVESCENT ELEPHANTS guidati dal poliedrico LODOVICO ELLENA con un intenso set acustico. In questa occasione Lodovico ha chiamato Sergio Monti alla chitarra (ex Effervescent pure lui) Mauro Coda al basso e il sottoscritto alle percussioni. I sei brani in scaletta (alcuni degli Elefanti, altri di Vico) sono stati ben accolti dal pubblico, poco numeroso ma molto attento e partecipe. Dopodiché è partita una jam-session improvvisata coinvolgendo anche altri musicisti presenti e Lodovico, nella sua devozione barrettiana, non ha mancato di accennare l'inizio di Astronomy Domine, accompagnato da molte ovazioni. Renzo Drebertelli |
Intervista a Dario Antonetti
Abbiamo spesso parlato di Dario Antonetti, l'artista italiano che attualmente viene piú di ogni altro associato a Syd Barrett e che é concretamente riuscito ad affascinarci con la sua musica e con i suoi progetti. Nella seguente intervista si vuole parlare in generale della carriera di Dario, partiamo dall'attuale album “L’Estetica Del Cane”.... - L'esigenza della ristampa del tuo album “L’Estetica Del Cane” é la conferma della validitá della tua carriera solista. È stata una tua idea l'inserimento dei tre bonus tracks? L'esigenza di inserire delle bonus tracks è scaturita dall'idea di Giancarlo Passarella, il direttore di UDU Records, al fine di conferire all'album un'identità propria rendendola qualcosa di più di una semplice ristampa. in questo modo - a mio vedere - è un po' come se "il ritorno del figlio dell'estetica del cane", dopo "l'estetica del cane" a sua volta preceduto da "sono il figlio dei pink floyd", costituisse il terzo e conclusivo capitolo di un progetto più ampio. - Il brano "L'artista indipendente" sembra essere autobiografico. Personalmente ho l'impressione che tu abbia trovato con la U.d.U. Records una ottima etichetta, cosa ne pensi a proposito? Il brano che citi è sicuramente autobiografico e se mi permetti azzarderei pure che si tratta di un'autobiografia transpersonale. É l'autobiografia della scena indipendente italiana da un certo punto in avanti. Da quando cioè le etichette cosiddette indipendenti hanno smesso di assolvere la loro funzione "sociale" per iniziare a fare il verso alle major senza peraltro averne le possibilità. alla fine ognuno pensa a coltivare il proprio orticello senza gettare sguardi al di là dello steccato. in questo contesto, dopo aver mosso i primi passi in regime di rigorosa autoproduzione, la trilogia dell'estetica del cane è felicemente approdata in casa UdU Records; in quel momento l'unica etichetta che mi poteva permettere di conservare una certa coerenza d'intenti supportandola con una collaudata macchina promozionale. Successivamente ho stretto un accordo editoriale con un'etichetta di Torino, La Locomotiva, e questo lo vedo come un passo avanti verso il prossimo progetto. -Syd Barrett é sempre presente nei tuoi progetti artistici, indubbiamente la tua piú forte influenza musicale e spirituale. Syd é presente anche sulla copertina del “Il Ritorno Del Figlio dell’Estetica Del Cane”: hai usato una tua foto tra le tante oppure la foto é stata particolarmente scattata per essere usata con il tuo album? La foto è stata presa dal compagno di avventure Max Dolcini, in un'aula scolastica di Roviano, in provincia di Roma, dove ci eravamo recati per partecipare a un festival di tributo a Syd Barrett. Abbiamo viaggiato tutta la notte per raggiungere il luogo del concerto e mentre stavamo allestendo la nostra mostra di copertine del Vegetable Man Project mi sono addormentato sul pavimento. Il poster di Syd appeso alla lavagna vegliava su di me. Successivamente in quella foto ho ritrovato tante emozioni e tanti rimandi ai contenuti dell'album che stavo registrando. Senza essere stata pensata per l'estetica del cane ne racchiude l'essenza. - Hai iniziato negli anni '80 con Kryptasthesie una lunghissima carriera musicale e negli ultimi anni hai iniziato ad esprimerti come artista solista. Sicuramente ci sono vantaggi e svantaggi per un solista. È cosí anche per te? Non mi sono mai sentito così libero e felice. Tranquillo di poter decidere in completa autonomia in merito a qualsiasi cosa. Dopo cinque anni di solitudine continuo solo a vedere i lati positivi. In realtà non sono completamente solo; c'è l'Inossidabile Orchestra Valsecchi che spesso mi accompagna dal vivo, ma si tratta pur sempre di un'orchestrina al seguito di un cantautore psichedelico e la cosa non fa che confermare questo grande senso di libertà. Riusciamo perfino a divertirci! - Il grandioso “Vegetable Man Project” nato grazie a te e Max Dolcini (chitarrista de Gli Acidi Tonanti), é il tributo a Syd che lo rende ancora piú il nostro" Unforgettable Hero". Sono curiosa di sapere se " Vegetable Man" é stato da sempre l'unico brano preso in considerazione per i CD tributo oppure c'erano altri titoli presi in considerazione. Vegetable Man è stata da subito l'unica possibile via da percorrere per costruire un progetto di quel genere. L'autoritratto sincero e disperato, denso di consapevolezza, di un giovane artista conscio della propria ineluttabile deriva umana. Parallelamente avremmo voluto lanciare anche un "The Jugband Blues Project", altro brano emblematico dello zio Syd, ma le risorse economiche limitate ce lo hanno fatto abbandonare. - Avevi previsto una cosí massiva partecipazione di gruppi al “Vegetable Man Project” oppure sei rimasto piacevolmente sorpreso? Sorpreso certo, ma in una certa misura me lo aspettavo. L'amore per Syd è grande su tutto il pianeta... - Ci puoi indicare qualche gruppo che ti ha colpito in modo particolare tra tutti quelli che hanno partecipato fino ad oggi? Io faccio con molta esitazione...adoro tutte le versioni fin qui pubblicate, anche quelle bruttine...anzi no, per il momento mi astengo da qualsiasi segnalazione. Il progetto va preso così com'è. ogni singola versione è funzionale al tutto. Però un giorno mi piacerebbe uscire con un'edizione rigorosamente solo in vinile pescando una dozzina di versioni trasversalmente ai vari volumi; una sorta di "the best of..." e allora si, mi toccherà scegliere. - Cosa ne pensi del Syd Barrett Fund? Non sono informato. - Credi che possa rinascere un movimento di gruppi neo-psichedelici come quello meraviglioso che é fiorito negli anni '80 in Italia? Tanto per ricordare qualche gruppo: Effervescent Elephants, Sick Rose, Birdman Of Alkatraz, Kryptasthesie.... La storia degli uomini è un serpente che si morde la coda. Sicuramente prima o poi accadrà qualcosa di simile. e ogni volta sarà diverso. come quella stagione degli eighties risentiva delle influenze punk e new wave, la prossima risentirà di ciò che di nuova sarà accaduto nel frattempo. - Possiamo sperare in una ristampa del tuo mini-cd “Sono Il Figlio dei Pink Floyd”? Potrei farne una manciata di copie, un centinaio appena, su vinile 10"...vinile rosa ovviamente...visto che me lo hai indirettamente suggerito avrai la copia numero 1. Vorrei chiudere con un caloroso saluto a tutti voi che leggerete queste righe e un infinito ringraziamento a te Giulia per l'attenzione che mi hai dedicato. Shine on! www.myspace.com/darioantonetti www.myspace.com/thevegetablemanproject www.orchestravalsecchi.it Abbiamo scoperto che dietro un valente artista, si nasconde anche un omino vinilitico, oltre che vegetale! Scherzi a parte, io sul 10" ci conto. Grazie a te Dario! Giulia Di Nardo-Spies |
David Gilmours All Tube Effects Board
Siamo soliti associare al suono di Gilmour una Fender Stratocaster e un amplificatore HiWatt, ma tra i due strumenti si insedia amabilmente una pedalboard, creata apposta per lui, dal guru degli effetti, Pete Cornish. Qui la foto http://www.petecornish.co.uk/gilmouralltube.html Questa pedaliera contiene solo alcuni dei pedali usati dal chitarrista, infatti troviamo un compressore, un fuzz, due overdrive (usati in modo differente, ma sempre Chandler Tube Drive), un equalizzatore, un effetto echo, un chorus e un delay. Ultimamente quest'ultimo è stato sostituito dal bellissimo e analogico T-Rex Replica, forse il migliore in circolazione. http://www.gold-music.it/catalogo_scheda.asp?id=5392&marca=T-Rex Oltre a tutto questo si aggiungono l'UniVibe (per un effetto rotatorio del suono), il Wah Wah usato invertendo entrata/uscita per le urla di Echoes, il Digitech Whammy che alza di un'ottava le note in The Blue... Fabrizio Taricco |
Vinili Promo Giapponesi
Per questo numero voglio "uscire dal mio seminato", i CD (e tutti cio che esiste di digitale) e fare un passo indietro nel passato, nell'epoca dell'analogico, parlandovi di Vinili promozionali giapponesi. Il comune denominatore' sono comunque le stampe "made in japan", sempre piu accativanti e costose. Cosi come accade per i CD, in giappone sono stati stampati tanti "various artists" promozionali, dedicati piu che altro alle radio, il cui equivalente non esiste nelle stampe europee o americane. Ma iniziamo prima con i Promo "Pink Floyd Only", che, purtroppo (o per fortuna, viste le quotazioni) sono solo 4 : PRP-32: Pink Floyd (o piu amichevolmente chiamato "il promo con la mucca" ): e' una raccolta di brani da See Emily Play fino ad IF, uscito per promuovere Atom Heart Mother, e' uno dei promo piu rari e costosi che esistano. HW-5149: The dark side of the moon Per anni avvolto nel mistero, chi lo considera un bootleg, chi un promozionale stampato per un fan-club giapponese, ad ogni modo questa versione di Dark Side con una copertina completamente diversa dall'originale (ritrae i PF in concerto), e' il disco giapponese piu appetibile. Personalmente non credo che sia da considerare un promozionale in quanto ha la label rossa e marrone come le stampe ufficiali (i promozionali le hanno bianche) ma molto piu probabilemente una stampa "speciale" (come appunto per un fans-club), che comunque e' stata subito ritirata dal mercato in quanto non conforme allo standard del prisma. XDAP 7 : The Wall DJ Copy XDAP 93012 : The Wall in Store Due promozionali usciti in concomitanza di The Wall. Passiamo ora ai Various Artists Promo. Possiamo suddividerli in 2 periodi: Odeon e Sony ODEON: PRP-13 : New Rock Special, Vinile Rosso, ultrararo, con foto composita rossa in copertina, tra cui i Pink floyd. Contiene Jugband blues. PRP-21 : Popular Music Hilight, Vinile Nero, contiene Set the Controls PRP-22.3 : Rock Generation, Esiste sia in vinile Rosso che Nero, contiene Careful PRP-27.8 : Rock Now, Vinile Nero, contiene Summer 68 PRP-30.1: Rock Now, Vinile Nero PRP-34.5 : Rock Now, Vinile Nero, contiene Julia Dream PRP-43 : Rock Now 72, Vinile Nero, contiene One of These Days TO-20-1.2 : 20th Anniversary Toshiba-EMI, Vinile Nero, Contiene One of These Days SONY: (Tutti in vinile Nero) YALC 51: CBS Sony Highligts, contiene Have a Cigar YAPC 77 : Popular Best 101 vol.1, contiene Have a Cigar, troncata ad 1 minuto YAPC 102 : Chicago, Rick Wright, Blu Oyster Cult, contiene 4 canzoni di Rick Wright YAPC 105 : Rock Best 100, Contiene Have a Cigar XAAS 90006 : CBS Sony Highligts, contiene Comfortably Numb XAAP 90009 : All American Top 100, Vol. 21, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XAAP 90010 : All American Top 100, Vol. 22, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XAAP 90011 : All American Top 100, Vol. 23, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XAAP 90012 : All American Top 100, Vol. 24, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XAAP 90013 : All American Top 100 Vol. 25, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XAAP 90020: All American Top 100, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XAAP 90061 : Summer Campaign 83, contiene Not Now John XAAP 90078 : CBS Sony Sampler, contiene una canzone di Nick Mason-Rick Fenn XDAP 93009: Randy Vanwarmer sampler, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XDAP 93014 : Super 5 Special, contiene Another Brick in the Wall pt.2 XDAP 93106 : All American Top 100 Vol. 61, contiene Blue Light di David Gilmour XDAP 93173 : American Hit Tunes, Vol. 15, contiene Radio Kaos di Roger Waters XDAP 93175 : American Hit Tunes vol. 16, contiene Learning to Fly PS: voglio farvi notare che i codici YALC51, XAAS 90006, XDAP 93173 non sono presenti sul sito di Vernon.... Per concludere alcuni Various Artists NON-Promo, ma degni ugulamente di nota: OP-8798: Heavy, Su etichetta Odeon, esiste sia in vinile nero che rosso. Viene erroneamente riportato come promo only, ma in realta' e' una edizione normale, venduta in negozio, di cui esiste anche la versione promo. Molto raro, contiene Let There Be e Set the Controls. MIS-1017 : Soundtrack Special, Volume 7. Estratto da Zabriskie Point, contiene Heart Beat, Pig Meat. JA-101 : 20 Power Hits, contiene Julia Dream JA-101.202 : Superstars of the 70's, contiene Julia Dream Lucilio Batini |
Pink Floyd Live
Edizioni Blues Brothers, autore Philp Avon - pubblicato nel 2010 - prezzo 11 €. L’autore ha riportato in questo suo manoscritto una parte dedicata alla cronologia storica del gruppo dal lontano 1965 sino al 1994. Il fulcro del libro è imperniato sulle moltissime affermazioni fatte dai cinque componenti dei Pink Floyd in tutti questi anni. A concludere questo libro non può mancare la solita parte dedicata all’intera discografia del gruppo ed ai vari lavori solisti di Waters & company.Un volume abbastanza interessante, considerato l’ormai sfruttato mondo della bibliografia dedicata alla band inglese… e poi diciamolo… pubblicare un qualcosa griffato Pink Floyd è sempre un successo monetario! Luciano Cassulo |
Rosso Floyd
Casa Editrice Einaudi, autore Michele Mari - pubblicato nel 2010 - prezzo 20 €. «Syd è impazzito perché era sempre un passo più avanti, e non essere mai in sintonia con gli altri fa di te un naufrago su uno scoglio, o un astronauta perso nello spazio. Qualsiasi cosa facesse o pensasse era sempre all'avanguardia, sempre: a un certo punto si trovò così in là che intorno a lui non c'era più nulla, e in quel vuoto precipitò». «Mio padre si chiamava Eric Fletcher Waters. Morì ad Anzio il 18 febbraio 1944. Io sono nato 165 giorni prima della sua morte. La gente mi conosce come Roger Waters, voce, bassista e autore della maggior parte dei testi dei Pink Floyd». Inizia così una delle confessioni dell'immaginaria «istruttoria» che fa da spina dorsale a questo libro. Un romanzo che ricostruisce la parabola artistica dei Pink Floyd facendo coincidere i dati biografici con quelli fantastici, dando forma a un impasto unico modellato intorno a una delle band più celebrate del ventesimo secolo. A sovrintendere a questa febbrile requisitoria sono «i siamesi»: due cervelli per un solo corpo, un legame conflittuale come quello che unì Roger Waters e David Gilmour. Ma qual è stato l'originario «evento scarlatto» che ha fatto dei Pink Floyd la leggenda che sono diventati? Sappiamo che Syd «Diamante Pazzo» Barrett - dopo appena due dischi e un'esperienza psichedelica dalla quale non si riprenderà mai più - viene allontanato dai suoi stessi compagni. È allora che decide di rinchiudersi nello scantinato della casa di famiglia a Cambridge, in compagnia delle sue amate chitarre e di tutta la musica che ha in testa. La stessa musica che, grazie ai concerti tenuti dal gruppo, continua a fare il giro del mondo: come se il talento visionario di Barrett - tramite insondabili vie oniriche - avesse continuato a influenzare sotterraneamente ogni canzone composta dagli altri Pink Floyd dopo il suo esilio. L'estro catalogatore ed enciclopedico di Michele Mari si fa in questo libro vertiginoso: l'autore sembra schiudere le porte del suo laboratorio per interrogare in profondità la genesi del processo creativo. Il potere della letteratura si allea in queste pagine a quello della musica: solo così è possibile far dialogare i personaggi delle canzoni dei Pink Floyd con i membri stessi della band, Stanley Kubrick con le coriste, David Bowie con Michelangelo Antonioni... Come il prisma scompone un raggio di luce mostrando lo spettro di colori che lo costituisce, così l'autore disseziona il nucleo incandescente delle canzoni dei Pink Floyd fino a svelare come dietro ogni loro singolo verso si nasconda un messaggio rivolto all'altrove. - Tratto dal sito www.einaudi.it - Aggiungo il mio modesto parere: un bellissimo libro che spazia tantissimo sulla fantasia dell’autore. Certe volte fa riflettere il lettore su particolari che destano parecchia curiosità e che sembrano realmente accaduti o che ci spingono a credere alle affermazioni qui riportate da Mari.Consigliabile da leggere a tutti i fans… con 20 € si acquista il primo romanzo floydiano!!! Luciano Cassulo |
Escape Artists Festeggia Syd Barrett E I Suoi Suoi 40 Anni Di Musica
Il 13 luglio 2010 l'associazione ESCAPE ARTISTS ha organizzato, a favore del SYD BARRETT FUND, il secondo "Interstellar Gig" per festeggiare i 40 anni di musica di Syd Barrett, naturalmente riferendosi all'anno di pubblicazione del primo album solista dell'artista e non a tutta la sua carriera musicale. I partecipanti all'evento sono stati : Skinbat Scramble, All Schools are Strange, Department S, e DJ Spencer Rocks. Il nuovo indirizzo dell'associazione : 93 Feet East on Brick Lane (E1 6QL) - Londra. Per ulteriori dettagli cliccate al link che trovate tra le parole di Roger Waters! "The work that Escape Artists does in helping people with mental health issues regain their confidence through music is invaluable..." Roger Waters, patrone della Escape Artists Giulia Di Nardo-Spies |
Altre Pubblicazioni In Vinile
Luciano Cassulo |