Intervista a Dario Antonetti

Abbiamo spesso parlato di Dario Antonetti, l'artista italiano che attualmente viene piú di ogni altro associato a Syd Barrett e che é concretamente riuscito ad affascinarci con la sua musica e con i suoi progetti.
Nella seguente intervista si vuole parlare in generale della carriera di Dario, partiamo dall'attuale album “L’Estetica Del Cane”....

- L'esigenza della ristampa del tuo album “L’Estetica Del Cane” é la conferma della validitá della tua carriera solista. È stata una tua idea l'inserimento dei tre bonus tracks?
L'esigenza di inserire delle bonus tracks è scaturita dall'idea di Giancarlo Passarella, il direttore di UDU Records, al fine di conferire all'album un'identità propria rendendola qualcosa di più di una semplice ristampa. in questo modo - a mio vedere - è un po' come se "il ritorno del figlio dell'estetica del cane", dopo "l'estetica del cane" a sua volta preceduto da "sono il figlio dei pink floyd", costituisse il terzo e conclusivo capitolo di un progetto più ampio.

- Il brano "L'artista indipendente" sembra essere autobiografico. Personalmente ho l'impressione che tu abbia trovato con la U.d.U. Records una ottima etichetta, cosa ne pensi a proposito?
Il brano che citi è sicuramente autobiografico e se mi permetti azzarderei pure che si tratta di un'autobiografia transpersonale. É l'autobiografia della scena indipendente italiana da un certo punto in avanti. Da quando cioè le etichette cosiddette indipendenti hanno smesso di assolvere la loro funzione "sociale" per iniziare a fare il verso alle major senza peraltro averne le possibilità. alla fine ognuno pensa a coltivare il proprio orticello senza gettare sguardi al di là dello steccato. in questo contesto, dopo aver mosso i primi passi in regime di rigorosa autoproduzione, la trilogia dell'estetica del cane è felicemente approdata in casa UdU Records; in quel momento l'unica etichetta che mi poteva permettere di conservare una certa coerenza d'intenti supportandola con una collaudata macchina promozionale.
Successivamente ho stretto un accordo editoriale con un'etichetta di Torino, La Locomotiva, e questo lo vedo come un passo avanti verso il prossimo progetto.

-Syd Barrett é sempre presente nei tuoi progetti artistici, indubbiamente la tua piú forte influenza musicale e spirituale. Syd é presente anche sulla copertina del “Il Ritorno Del Figlio dell’Estetica Del Cane”: hai usato
una tua foto tra le tante oppure la foto é stata particolarmente scattata per essere usata con il tuo album?
La foto è stata presa dal compagno di avventure Max Dolcini, in un'aula scolastica di Roviano, in provincia di Roma, dove ci eravamo recati per partecipare a un festival di tributo a Syd Barrett. Abbiamo viaggiato tutta la notte per raggiungere il luogo del concerto e mentre stavamo allestendo la nostra mostra di copertine del Vegetable Man Project mi sono addormentato sul pavimento. Il poster di Syd appeso alla lavagna vegliava su di me. Successivamente in quella foto ho ritrovato tante emozioni e tanti rimandi ai contenuti dell'album che stavo registrando. Senza essere stata pensata per l'estetica del cane ne racchiude l'essenza.

- Hai iniziato negli anni '80 con Kryptasthesie una lunghissima carriera musicale e negli ultimi anni hai iniziato ad esprimerti come artista solista. Sicuramente ci sono vantaggi e svantaggi per un solista. È cosí anche per te?
Non mi sono mai sentito così libero e felice. Tranquillo di poter decidere in completa autonomia in merito a qualsiasi cosa. Dopo cinque anni di solitudine continuo solo a vedere i lati positivi. In realtà non sono completamente solo; c'è l'Inossidabile Orchestra Valsecchi che spesso mi accompagna dal vivo, ma si tratta pur sempre di un'orchestrina al seguito di un cantautore psichedelico e la cosa non fa che confermare questo grande senso di libertà. Riusciamo perfino a divertirci!

- Il grandioso “Vegetable Man Project” nato grazie a te e Max Dolcini (chitarrista de Gli Acidi Tonanti), é il tributo a Syd che lo rende ancora piú il nostro" Unforgettable Hero".
Sono curiosa di sapere se " Vegetable Man" é stato da sempre l'unico brano preso in considerazione per i CD tributo oppure c'erano altri titoli presi in considerazione.
Vegetable Man è stata da subito l'unica possibile via da percorrere per costruire un progetto di quel genere. L'autoritratto sincero e disperato, denso di consapevolezza, di un giovane artista conscio della propria ineluttabile deriva umana. Parallelamente avremmo voluto lanciare anche un "The Jugband Blues Project", altro brano emblematico dello zio Syd, ma le risorse economiche limitate ce lo hanno fatto abbandonare.

- Avevi previsto una cosí massiva partecipazione di gruppi al “Vegetable Man Project” oppure sei rimasto piacevolmente sorpreso?
Sorpreso certo, ma in una certa misura me lo aspettavo. L'amore per Syd è grande su tutto il pianeta...

- Ci puoi indicare qualche gruppo che ti ha colpito in modo particolare tra tutti quelli che hanno partecipato fino ad oggi?
Io faccio con molta esitazione...adoro tutte le versioni fin qui pubblicate, anche quelle bruttine...anzi no, per il momento mi astengo da qualsiasi segnalazione. Il progetto va preso così com'è. ogni singola versione è funzionale al tutto. Però un giorno mi piacerebbe uscire con un'edizione rigorosamente solo in vinile pescando una dozzina di versioni trasversalmente ai vari volumi; una sorta di "the best of..." e allora si, mi toccherà scegliere.

- Cosa ne pensi del Syd Barrett Fund? Non sono informato.

- Credi che possa rinascere un movimento di gruppi neo-psichedelici come quello meraviglioso che é fiorito negli anni '80 in Italia? Tanto per ricordare qualche gruppo: Effervescent Elephants, Sick Rose, Birdman Of Alkatraz, Kryptasthesie....
La storia degli uomini è un serpente che si morde la coda. Sicuramente prima o poi accadrà qualcosa di simile. e ogni volta sarà diverso. come quella stagione degli eighties risentiva delle influenze punk e new wave, la prossima risentirà di ciò che di nuova sarà accaduto nel frattempo.

- Possiamo sperare in una ristampa del tuo mini-cd “Sono Il Figlio dei Pink Floyd”?
Potrei farne una manciata di copie, un centinaio appena, su vinile 10"...vinile rosa ovviamente...visto che me lo hai indirettamente suggerito avrai la copia numero 1.

Vorrei chiudere con un caloroso saluto a tutti voi che leggerete queste righe e un infinito ringraziamento a te Giulia per l'attenzione che mi hai dedicato. Shine on!

www.myspace.com/darioantonetti
www.myspace.com/thevegetablemanproject
www.orchestravalsecchi.it

Abbiamo scoperto che dietro un valente artista, si nasconde anche un omino vinilitico, oltre che vegetale! Scherzi a parte, io sul 10" ci conto. Grazie a te Dario!

Giulia Di Nardo-Spies