3 Luglio… Waters Came Back To Milan!
Prima del concerto… La giornata è parecchio afosa e non vi posso negare che l’adrenalina è alle stelle già dal primo mattino, penso che vada a pari passo con la canicola di questo mese di luglio. Ritornare al Forum di Assago dopo 3 mesi per rivedere il grande concerto di “The Wall” è sempre una grandissima emozione, si so benissimo cosa mi aspetta sta volta, però essere ancora presente, e sapendo che sarà l’ultima volta che Waters è in tour (almeno in Italia), fa si che il mio ritorno è molto più rilevante spiritualmente, da vivere come un evento religioso. Macchina fotografica… biglietto… soldi… ci sono!… mi pare di non dimenticare nulla… Mirco sarà presente all’appuntamento, ok giro la chiave… avvio il “trattorino” e… si parte per Milano! Roger arrivo!... nel mio cuore porto anche i miei due carissimi amici… Giulia e Luigi. Il concerto… Eccomi qui seduto assieme a Mirco a commentare l’atteso evento e ad attendere l’inizio di questa favolosa serata, la mia persona è invasa da un turbinio di emozioni, ma la sensazione più insistente è quella che sarà l’ultima volta che vedrò il buon Waters dal vivo. Non vi poso negare l’emozione che qualche lacrimuccia ha fatto capolino da dietro le lenti degli occhiali... (sentimentale!) Ore 21.00, il Datch Forum è pieno come l’altra volta, lo show inizia puntuale come un orologio svizzero, sempre spettacolare e maestoso, il pubblico accoglie Roger con un mega boato di urla e applausi. Il tutto scorre come la mia mente ricorda dal concerto di aprile… ma cosa sta cantando dopo “Another Brick In The Wall Pt.2”? Un brano acustico inedito che presenta con il titolo di “Fall The Wall”… (se ho ben capito bene, data la mia poca conoscenza della lingua inglese!) che penso appartenga ai tempi della registrazione dell’omonimo album… fantastico! …Ma le sorprese non finiscono qua!... Dal concerto di aprile ha raffinato parecchie sonorità di alcuni brani, come in “Young Lust” con chitarre che arrivano a rispolverare alla mente lontani suoni barrettiani! Logicamente ha sostituito anche alcuni filmati, e queste piccole, ma sostanziali, novità hanno fatto apprezzare ancora di più lo spettacolo ma soprattutto lo sforzo di Waters nel riproporre qualche novità. A mio modesto parere questa volta la teatralità ha lasciato più spazio alla musica rock, la quale ricorda parecchio le date dei mitici concerti del 1980. Sono rimasto parecchio soddisfatto da questi cambiamenti e vi confesso di essere felice di aver rivisto il concerto. Il buon Waters, come l’altra volta, ha scherzato con il pubblico, e ha detto alcune parole in italiano e non mi è apparso per nulla stanco dalle innumerevoli date fatte sin ora, si sta divertendo e questo è l’importante! Ok!... Ora siamo entrambi dall’altra parte del muro…”uniti resistiamo, separati crolliamo”… grazie Waters! Luciano Cassulo |