Redazionale
Con questo nostro aggiornamento continuiamo ad aggiungere pagine indimenticabili nella nostra lunghissima lista e ringraziamo come sempre tutti coloro che continuano o iniziano a seguirci. Ampio spazio per le due giornate a Borgaro Torinese insieme ai nostri amici Lunatics, a Mirco Colombo che vogliamo ringraziare e naturalmente per la grande partecipazione del regista del film "Pink Floyd At Pompeii" Adrian Maben. Inoltre siamo onorati di parlare ancora nel nostro sito Andy Fairweather-Low questa volta con un'intervista esclusiva. Potete guardare nell'ampio spazio che abbiamo riservato alle foto, nella nostra sezione "pictures", tutti i momenti catturati durante le due giornate grazie soprattutto al nostro collaboratore e archivista Lucilio Batini. Giulia Di Nardo-Spies |
Adrian Maben – 30 Marzo 2014.
Innanzi tutto voglio fare un doveroso ringraziamento da parte mia e di tutta la redazione di “Us And Them” agli amici Lunatics per la loro disponibilità, accoglienza e amicizia. Il primissimo incontro con Adrian Maben. Ero fuori dall’hotel a chiacchierare con Stefano Girolami, quando le porte in vetro fumé si aprono e appare Adrian Maben che con gentilezza ci saluta. Io sono parecchio emozionato, mi avvicino e in italiano, considerato che un pochino lui lo parla, gli rivolgo la parola confessando la mia fortissima emozione per essere al suo cospetto. Gli dico che il film “Pink Floyd at Pompeii”, che avevo visto all’età di 14 anni, ha contribuito a far scatenare la mia passione per la band inglese. Lui, sorridendomi, mi dice: ”siamo due dinosauri!” Poi con gentilezza, sempre sorridendo, si congeda per la colazione. Ore 11.00 la conferenza stampa. Con parecchio orgoglio siamo stati accreditati alla conferenza stampa di Adrian Maben.Il maestro racconta come sono venuti alla luce i 58 minuti di filmati inediti che verranno proiettati nel pomeriggio in anteprima nazionale. Racconta che lui conserva tutto il materiale cinematografico in casa, le pizze cinematografiche erano accatastate in bagno, e un bel giorno sua moglie gli intima di far un po’ di pulizia, così a sua insaputa scopre questo tesoro che successivamente, con duro lavoro, verrà restaurato e portato a un nuovo splendore.Racconta, con molta ironia, di quando propose a Waters di voler girare altre immagini dopo Pompei e lo fece un giorno che erano a pesca assieme. Waters gli disse che ne parlava con gli altri della band e poi gli avrebbe fatto sapere qualcosa. Passò un po’ di tempo, e quando lui meno se lo aspettava, Waters gli telefonò e gli disse che la sua proposta era stata accettata da tutti i Pink Floyd, ma a delle condizioni: che ci fosse solo una sola cinepresa e un solo tecnico di ripresa, oltre a lui. Così Maben si recò negli studi di Abbey Road a girare le bellissime immagini della band riprese in svariati momenti in sala di registrazione.Terminata la conferenza risponde ad alcune domande proposte dai giornalisti e non presenti in sala. Il fuori scena. Conclusa la conferenza noi della redazione ci avviciniamo al Maestro per consegnare la targa ricordo che “Us And Them” ha voluto donare ad Adrian Maben. Non vi posso non confessare che ero nuovamente emozionatissimo per i seguenti motivi: il primo come fan, il secondo come responsabile della fanzine. Lui non crede ai suoi occhi, rimane sorpreso per il nostro regalo, accompagnato da un cd il quale contiene dal numero uno al numero ottantadue della nostra fanzine. Mi ringrazia, visivamente stupito, commosso e felice e mi dice che la targa la consegna alla moglie che è come metterla in una banca.Grazie Maestro per la sua cortesia e gentilezza. Le pubblicazioni dei dvd. A detta di Adrian Maben, non si sa ancora la data di pubblicazione del dvd blu-ray di “Pink Floyd At Pompeii” e tanto meno del filmato “Chit Chat With Oysters”. Per ora sia la casa distributrice, sia i tre componenti dei Pink Floyd sono d’accordo per la pubblicazione, ma ci sono ancora parecchi cavilli legali da chiarire per rendere ufficiale la messa in vendita di questi due supporti. Non per ultimo… Un grazie di vero cuore a Riccardo Bertoncelli, Alfredo Marziano e Mark Worden autori del bellissimo libro “Floydspotting guida alla geografia dei Pink Floyd”. PS – ho voluto scrivere questo mio articolo in capitoli ispirandomi alla pellicola “Chit Chat With Oysters” di Adrian Maben, umilmente per rendere omaggio a questo grande Maestro. Luciano Cassulo |
Lunatics A Torino - 30/03/2014
In occasione dell'evento dei nostri amici Lunatici a Torino, oltre che all'intervento di Adrian Maben (regista di Pink Floyd a Pompei, dal quale sono riuscito a farmi autografare il Laserdisc promozionale Americano ed al concerto dei Time Machine il giorno prima, si e' tenuta la classica mostra dei pezzi rari e da collezione del famoso quintetto. La mostra era allestita in una grande sala dell'albergo che li ospitava, con esposti tanti poster dell'epoca e tanti vinili rari e colorati. Era possibile ammirare sia il famoso live cover giapponese che il promo "giramucca", nonche' una tavolata immensa di dischi colorati, tra cui i famosi cappuccini di Dark Side. C'era anche un tavolo dedicato alle edizioni in vinile dei Bootleg di Pompei. In una teca dedicata ai pezzi piú rari o costosi, c'erano dei pezzi unici, come il The Wall Rosso ed il Dark side trasparente entrambi canadesi o il Delicate Picture Disc Doppio Brasiliano. Era presente anche il casco WYWH di Valentino Rossi, anche se in questo caso, personalmente, l'ho giudicato un tantino fuori tema. Ovviamente eravamo presenti con un tavolo dedicato ad Us And Them ! Il set fotografico completo, lo potete vedere qui. In definitiva un bellissimo evento in tutte le sue parti. Un saluto a tutti i Lunatici. Lucilio Batini |
Borgaro Torinese 30/03/2014 - Chit Chat With Adrian Maben
Domenica 30 marzo al pomeriggio si è tenuta la parte conclusiva della 2 giorni floydiana organizzata dagli amici “The Lunatics”. E' stato un evento di grande rilevanza e lo dimostra il fatto che sono arrivati visitatori da diverse parti d'Italia spinti dalla passione che travalica i confini del quotidiano e induce ad abbandonare famiglie intere per il piacere di stare insieme tra appassionati e ritrovarsi tra vecchi amici. E poi, non si poteva rinunciare al grande regalo che ci hanno fatto questi 5 “matti”, ossia presentarci una persona che ha racchiuso l'anima del gruppo prima di essere ingoiato dalla “macchina”, ossia Mr. Adrian Maben che si è rivelato essere vero gentleman, disponibile ad incontrare i fan uno per uno, scambiare due parole con tutti, firmare autografi e sottoporsi ai cosiddetti “selfie” degli innumerevoli cellulari. Ore 15.15 il portavoce Stefano Girolami, introduce il signor Maben che sale sul palco dell'auditorium insieme ai Lunatics e al moderatore Riccardo Bertoncelli. Il regista prende la parola spiegando che il filmato mostra delle persone normali (parafrasando cita “ordinary men”) che scherzano, ridono e mangiano, ben distanti dal cliché di rockstar cui siamo abituati ad immaginarli e, presentandoli ad uno a uno, mostra delle foto di ogni membro del gruppo. Il primo è Richard Wright, cui alza la foto verso il cielo come per salutarlo, cui fa seguito Roger Waters, da lui indicato come “l'uomo di silenzio”, segue Nick Mason e, last but not least, David Gilmour, personalmente è stato un momento molto toccante e umano. In seguito Maben ha tirato fuori una lettera ricevuta poco tempo prima da uno dei ragazzi che 42 anni fa si intrufolarono nell'anfiteatro e seguirono le riprese del concerto. Questa persona all'epoca aveva 13 anni e non conosceva questi 4 “pazzi” dai capelli lunghi che alloggiarono per una settimana nell'albergo del padre. I suoi ricordi vertono proprio su questa settimana fuori dal comune dove successero parecchi avvenimenti, tra i quali si rischiò pure un incendio dovuto ad una sigaretta lasciata su un materasso. Oppure il cavo che dal municipio attraversava tutta la via principale della cittadina per portare energia elettrica all'enorme impianto del gruppo. L'ex tredicenne ricorda anche che una sera ebbe il privilegio di ascoltare in anteprima il loro nuovo disco (Meddle) mentre la band e i tecnici facevano baldoria al ristorante. La lettera termina con questa frase: -...oggi dopo 44 anni, ripensando a quella breve ma intensa esperienza posso solo dire di essere orgoglioso di averla vissuta, e a distanza di tanti anni posso dire...”io c'ero”- questa affermazione è diventata il simbolo della 2 giorni di Borgaro Torinese. Il filmato di circa 50 minuti ci presenta uno stralcio di vita in studio dei 4 membri del gruppo e del loro entourage, alcuni passaggi erano già presenti nell'edizione in dvd Director's Cut di Live At Pompeii, ma qui sono presenti le interviste di Maben complete e lo humor inglese dei 4 viene fuori in diversi momenti. Anche i passaggi filmati ad Abbey Road durante le incisioni di Dark Side ci mostrano un immagine inedita del gruppo al lavoro in studio. Le bobine con queste immagini sono rimaste sepolte nella casa di Maben per diversi anni, fin quando la moglie, gli ha intimato di fare “pulizia” e così sono saltate fuori 3 ore di filmati finiti nel dimenticatoio. Il regista allora si è premunito di restaurare e montare le pellicole per preservarle, visto che già quelle di Pompeii erano andate distrutte. Maben ha spiegato inoltre che le beghe legali dovute ai diritti non consentono, per ora, di pubblicare questo materiale, ma speriamo che si risolvano in tempi brevi e che possiamo godere di queste immagini comodamente a casa nostra. Un merito particolare va anche a Bruno, il traduttore che ha accompagnato Adrian Maben e che ha dimostrato una competenza non comune ad altri suoi colleghi, inoltre ha “colorato” le sue traduzioni con molta simpatia. Un grande ringraziamento infine a Stefano Mr. Pinky Tarquini, Riccardo Verani, Nino Gatti, Stefano Girolami e Danilo Steffanina per averci invitato e per averci messo a disposizione uno spazio espositivo dove abbiamo potuto mostrare il lavoro fatto nei nostri primi 20 anni di vita. Renzo Drebertelli |
Adrian Maben Al Tavolo Di Us And Them
Il primo a poter ammirare i cimeli dei Lunatics è proprio il regista del Live At Pompeii, in compagnia della moglie e dell'interprete. Hanno inaugurato la mostra presso l'Hotel Atlantic di Borgaro Torinese rimanendo piacevolmente sorpresi dell'operato dei cinque lunatici.Alla fine il Sig. Maben si è avvicinato con la moglie al tavolo di Us And Them, su cui erano esposti alcuni numeri della fanzine, le pagine rosa (ve le ricordate?) e altre foto; mi ha chiesto delucidazioni sui numeri, sulla loro genesi, sull'operato e su chi ne facesse parte. Era molto interessato e sorpreso dalla nostra passione, il suo commento, con un pacato sorriso, è stato il seguente: "Tutto questo è molto lunatico!" (per stare in tema). Merci Monsieur Maben, grazie ancora! Fabrizio Taricco |
Time Machine In Concerto
I Time Machine registrano un sold-out all'Atlantic Theater di Borgaro, il loro spettacolo "Crazy Diamonds" è un viaggio nella musica dei Pink Floyd, arricchito di filmati e comparse che animano la sala ballando e recitando sotto il palco con abiti a tem: vestiti anni 60 per Arnold Layne o da poliziotti in tutta pelle nera per Run Like Hell. Quando arriva Another Brick In The Wall Part 2 (al suo interno troviamo anche The Last Few Bricks), i ragazzi della scuola Perotti con tanto di maschera alla Pinky, hanno cantato e accompagnato coreograficamente il gruppo, uscendo con la gioia negli occhi e gli applausi del pubblico.A fine concerto l'ospite d'onore di questa "due giorni rosa", Adrian Maben, è salito sul palco per salutare il teatro e complimentarsi di persona con i Time Machine; dopo rivolgendosi alla sala in italiano ha detto:"potrò dire, io c'ero!". La band conclude la serata dedicando al maestro Echoes. Fabrizio Taricco |
Andy Fairweather-Low And The Low Riders Live / Intervista Esclusiva - 11.2.2014
Molti di noi hanno giá visto sul palco Andy Fairweather-Low suonare con Roger Waters o forse con Eric Clapton. Poter vederlo dal vivo con il suo gruppo, i Low Riders, é decisamente tutta un'altra cosa! Un grande artista che stimo tantissimo, uno che continua la sua carriera veramente prestigiosa iniziata negli anni 60 con gli indimenticabili Amen Corner,poi la sua carriera solista e parallelamente quella di session man (The Who, Roy Wood, Joe Satriani, George Harrison, perfino Kate Bush e naturalmente Clapton e Waters...e la lista é molto incompleta!). Ricordiamo che Fairweather-Low inizió a collaborare con Roger Waters nel 1985 durante il tour americano di The Pros and Cons of Hitch-Hiking ed ha continuato con lui fino al 2007. Le 8 date tedesche di Andy Fairweather-Low con i suoi Low Riders sono state probabilmente non sufficienti ad accogliere tutti i suoi fans! Al suo concerto del giorno 11 febbraio, proprio nel bel mezzo della settimana, il pubblico é accorso da ogni parte, a quanto ho potuto sentire, per non mancare a questo appuntamento.Un tour con i Low Riders che é servito anche a promuovere l'attuale CD "Zone-O-Tone" pubblicato nel 2013 ( Proper RecordsPRPCD110 ) e con la partecipazione di Paul Carrack ma anche altri CD pubblicati negli ultimi anni dallo stesso Fairweather-Low. E se ascoltare i suoi CD é un vero piacere, assistere ad un suo concerto é cento volte meglio. Puntuali sul palco, Andy con la sua immancabile chitarra , Paul Beavis (batteria), Nick Pentelow (sassofoni e clarinetto) , Dave Bronze (basso) e una bella bandiera del Galles! Un alternarsi di versioni cover e brani suoi tra cui La Booga Rooga, La La Music, When Things Go Wrong, Bend Me Shape Me, Peter Gunn, Hymn 4 My Soul, Slowly, (If Paradise is) Half As Nice, Tequila... Una vera leggenda della musica britannica che va sul palco non tanto per mostrare le sue indiscusse e grosse abilitá tecniche ma che preferisce lasciare il ruolo di protagonista ai brani che lui e il suo gruppo propongono al pubblico. Giulia Di Nardo-Spies |
Andy Fairweather-Low And The Low Riders Live In Nürnberg - Hirsch
Intervista esclusiva, Norimberga 11.2.2014 - Che differenze sostanziali ci sono tra i concerti con i Low Riders e quelli ad esempio fatti con Roger Waters? - AF-L :Sono sempre stato bene quando ho lavorato con Roger. Durante questi 24 anni ho avuto un'incredibile buona accoglienza dalla compagnia di Roger, abbiamo fatto moltissimi concerti, ho dormito bene ogni notte. Con il mio gruppo non facciamo molti concerti, non guadagnamo molti soldi e io non dormo bene ma c'é piú gioia! - La tua musica... - AF-L: Abbiamo giá fatto tre concerti in Germania, é proprio fantastico! Il pubblico conosce i musicisti (dei Low Riders N.d.R.), conosce bene tutti i miei brani. - Ho sentito parlare in giro, sono tutti entusiasti, ognuno ti ha giá visto dal vivo, molti con Clapton. - AF-L: Si, ho lavorato con tutti, Pete Townshend, Chris Rea, Linda Ronstadt, Stevie Nicks, Kate Bush, é tanto, sono fortunato per questo. - Il tuo brano, tratto da "Sweet Soulful Music", " Hymn For My Soul" é stato ripreso da Joe Cocker che lo ha scelto anche sia come titolo per il suo album che per il suo tour, deve essere stata una grossa soddisfazione per te. - AF-L: È stato un grosso momento per me. Il mio ultimo album risaliva forse al 1982 e il CD "Sweet Soulful Music" é stato il seguente nel 2006. - 50 anni fa un concerto dei Rolling Stones diventó la tua ispirazione per iniziare la tua carriera e nel 1985 tu eri con "Willie and The Poor Boys". Fu solo un progetto o qualcosa di piú? - AF-L: Incredibile, 50 anni...Sto ancora suonando con Bill Wyman's Rhythm Kings, ma non solo Bill Wyman degli Stones, non dimentichiamo Charlie Watts. Con la mia band The Low Riders non é molto diverso che suonare con loro. Bill é veramente una persona squisita. - Quale album dei Pink Floyd o di Roger Waters é il tuo preferito? - AF-L: "Amused To Death" mi piace particolarmente ma la musica é cosí soggettiva. Certamente penso che " The Wall" sia il maggior successo che Roger abbia avuto. Per me compositore e musicista si va in studio solo per fare un album migliore del precedente. Abbiamo suonato tantissimi brani insieme come "Set The Controls...", non la conoscevo prima, "Shine On You Crazy diamond", "Dogs"...ricordo il "Radio KAOS Tour". Album preferito? Non penso molto sulla musica quando mi piace, la suono. Con Roger é stato tutto fenomenale: il miglior concerto, il miglior tour, tutto al meglio." Giulia Di Nardo-Spies |
Granducato Metarock
Segnaliamo il CD "Granducato Metarock", una compilation che é stata allegata gratuitamente in 5000 copie il 14 febbraio 2014 al quotidiano La Nazione . Il CD contiene 14 brani inediti appartenenti esclusivamente a talenti musicali pisani e nasce dalla sinergia dell’associazione Metarock con La Nazione ed il West Link Studio e con il patrocinio e la collaborazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Pisa e della Regione Toscana. Tra i 14 artisti partecipanti alla raccolta, puntiamo la nostra attenzione sul singolare brano proposto da Maurizio Curadi , semplicemente intitolato "Piovra" e che é un arrangiamento in italiano di "Octopus" di Syd Barrett! Per Curadi fare "Piovra" é stato un buon motivo per cantare in italiano e da solo, senza il suo gruppo Steeplejack, é partito da zero per registrarla. Interessanti considerazioni e ricerche sono state fatte prima di passare alla traduzione del brano. Nel prossimo numero continueremo il discorso su questa interessante e bellissima versione italiana del brano di Syd Barrett e cercheremo di approfondire il discorso grazie all'aiuto di uno tra i piú validi artisti che il panorama italiano ci possa offrire, Maurizio Curadi. Senza dubbio anche Barrett, dopo aver ascoltato "Piovra", ne sarebbe stato orgoglioso. Giulia Di Nardo-Spies |
Youlook - Desert Island
A fine marzo è uscito il cd degli Youlook un trio di musicisti eccellenti che militano da anni nel panorama musicale italiano con collaborazioni prestigiose e sono: Aldo Mella al contrabbasso e basso elettrico (Rossana Casale, Franco d'Andrea, Area 2), Luigi Biolcati alle percussioni (Riccardo Tesi, Cristiano De Andrè, Aida Cooper) e Luisa Cottifogli alla voce (Fossati, Quintorigo). Questa collaborazione è nata dal desiderio di creare un qualcosa di nuovo che suonasse diverso dalle produzioni odierne e che al tempo stesso facesse divertire gli esecutori. Ecco come presentano il cd nelle loro note di copertina: “Questo lavoro discografico è la nostra isola deserta, sulla quale abbiamo portato una piccola parte di brani che da anni suonavano nelle nostre orecchie, che magari cantavamo sotto la doccia, ma che, presi dalle nostre “erudite” ricerche statistiche, non avevamo mai considerato. Su quest'isola la nostra musica non è inquinata da condizionamenti di stile o preconcetti, la molla che ci spinge è il pure divertimento. Brani di rock storico stanno accanto al repertorio etnico più o meno jazz a musiche di nostra composizione e frammenti di ciò che è nato estemporaneamente nelle nostre sessioni di improvvisazione....alchimie”. Tra i brani di questo disco spunta una versione “alternative” di Shine On You Crazy Diamond che trovo molto interessante e suggestiva e che gli Youlook presentano così: “Versione da camera di un pezzo di storia del rock....ci piace...ci piace...tutto in diretta e senza chitarra”. Infatti la curiosità di questa versione sta proprio nel fatto che è molto essenziale ed arrangiata con basso, percussioni e voce, sembra quasi impossibile che questo brano possa essere reinterpretato senza l'ausilio della corde, ma loro ci sono riusciti perfettamente. Inutile dire che questa versione, come tutto il cd, meritano essere ascoltati per l'originalità delle composizioni e per la reinterpretazione delle cover (tra cui Angie dei Rolling Stones e del traditional She Moved Through The Fair).Nel seguente link potete seguire il filmato promozionale per l'uscita del cd. https://www.youtube.com/watch?v=E6sBdfMCtds Renzo Drebertelli |
12 12 12 - The Concert For Sandy Relief
12 12 12, ovvero il 12 dicembre 2012, la data del concerto al Madison Square Garden di New York che ha raccolto fondi a favore delle vittime dell'orcano Sandy . Questo evento é stato successivamente pubblicato nel 2013 dalla Sony su doppio CD e su DVD (durata circa 157 minuti). Tra i numerosi artisti che prendono parte alla serata di beneficenza ci sono Bruce Springsteen, Bon Jovi, Eric Clapton, i Rolling Stones, Alicia Keys, The Who, Billy Joel, Chris Martin, Michael Stipe, Paul McCartney ed anche Roger Waters. In particolare, i brani che sono stati eseguiti da Waters sono stati "Another Brick In The Atlantic Wall Part I, II & III" (attenzione agli ultimi due minuti), "Us And Them" e "Comfortably Numb" cantata anche da Eddie Vedder, piú di 21 minuti di musica targata Pink Floyd! L'organizzazione americana a favore delle vittime dell'orcano Sandy e che ha voluto questo concerto é The Robin Hood Relief Found e riceve il 100% degli introiti dalla Columbia Records e dagli artisti involti per la vendita dei CD e DVD, per questo crediamo che l'acquisto di questo materiale non sia solo limitato all'ascolto e al puro collezionismo. Giulia Di Nardo-Spies |
Pink Floyd Exhibition – The Mortal Remains
Anche se la notizia ormai è sulla bocca di tutti, anche noi ne vogliamo parlare senza entrare troppo nei dettagli. Dal 19 settembre 2014 fino a gennaio 2015 presso La Fabbrica Del Vapore a Milano, si potrà ammirare in prima mondiale “l’universo” dei Pink Floyd. Sono felice che la prima mondiale sia stata fatta in Italia dove i Pink Floyd hanno sempre avuto un occhio di riguardo per il nostro bel paese. Fran Tommasi in collaborazione con Gilmour, Waters e Mason hanno allestito questa mostra multisensoriale che ci farà vedere ed immergere nei “resti mortali” della band inglese. Tra vari cimeli, foto, musica e filmati saremo affascinati da materiale veramente inedito proveniente dai lontani anni sessanta sino ai giorni nostri. Insomma, una occasione da non perdere per tutti i fan del gruppo, e un bel rodere per tutti i collezionisti!!! Un mio personale commento dettato dalle mie sensazioni: penso che questa esposizione sia l’addio definitivo che la band vuole tributare a tutti i loro fan nel mondo. Per informazioni: www.pinkfloydexhibition.com. Luciano Cassulo |
Record Store Day 2014
Il 19 aprile scorso, puntuale come sempre, il terzo sabato del mese, si é festeggiato il Record Store Day in tutto il mondo con la pubblicazione di vinili in tutti i formati esclusivamente distribuiti dai negozi associati all'iniziativa. Questa volta ci soffermiamo su una particolare pubblicazione esclusiva del RSD che interessa soprattutto chi colleziona Roger Waters. Si tratta di un 10" a tiratura limitata di sole 700 copie: Roger Waters "Hello (I Love You) - Radio Edit" / "Hello (I Love You) - Album Version", singolo tratto dalla colonna sonora del film "The Last Mimzy" . Ricordiamo che nel 2007 fu pubblicato un 12" con gli stessi titoli dalla Tone Float Records (TF37) in edizione limitata e con la grafica della cover simile a quella dell'attuale 10". Giulia Di Nardo-Spies |
Division Bell
Vent'anni fa i Pink Floyd producevano il loro ultimo album in studio: "The Division Bell". Da molti giudicato un album commerciale, buttato giù senza molte idee, per altri al contrario, rappresentò il ritorno dei Pink Floyd come gruppo. Questo disco nasce non solo da Gilmour (come il precedente) o da Waters, ma anche dal rinato Richard Wright, che finalmente riuscì a dare un contributo compositivo notevole e fondamentale. Un aspetto curioso è che Gilmour usò tutti i tipi di chitarra (acustica/folk, 12 corde, classica, elettrica e lap steel), per la prima volta usa il Whammy (in Marooned) e riutilizza l'heil talk box (Keep Talking). Mason abbandona la classica Ludwig per passare alla DW Drum Workshop e Wright oltre all'Hammond si dedica al Kurzweil.Al sax ritorna Dick Parry e la cover, anzi le cover (differenti tra CD, LP e MC) sono curate da Storm Thorgerson. Qualcuno non capì se i Floyd fecero il disco per fare il tour o il tour per fare il disco; oggi in molti si domandano il perchè non ci fu un seguito. Fabrizio Taricco |
1994 – 2014 The Division Bell
Era il lontano marzo del ’94 quando veniva pubblicato il loro ultimo lavoro in studio che si intitola “The Divison Bell” e secondo il mio modesto parere questo album non mi aveva e non mi ha entusiasmato più di tanto. Gridare al miracolo quando era uscito il disco era davvero arduo, la musica scorreva senza provocare e destare particolare interessi a chi lo ascoltava, certe volte i brani mi facevano venire in mente melodie di altri artisti, uno su tutti, il brano “Take It Back” che mi ricorda parecchio lo stile chitarristico di The Edge degli irlandesi U2. Le uniche vere novità di questo album erano il ritorno a pieno nella formazione del compianto Rick Wright che scrisse, assieme a Moore, il brano “Wearing The Inside Out” e che lo eseguì alla voce. Un altro gradito e storico ritorno fu quello dell’amico d’infanzia di Gilmour il saxofonista Dick Parry. Tra gli undici brani incisi nel supporto ce ne sono solo due che secondo me sono carini e che tutt’ora quando capita li ascolto molto volentieri. Uno è il brano “Keep Talking” il quale suona molto datato e in pieno stile dell’album “Animals” e l’altro è “High Hopes” che dal primo momento che lo ho ascoltato mi ha dato la sensazione del testamento musicale del gruppo, dato di fatto che lo avevo già scritto tra le pagine della fanzine pubblicata nel lontano 1994 (non ricordo il numero e mi scuso!). E difatti la mia sensazione non mi ha ingannato; la band dopo la registrazione dell’album e il mastodontico tour ha completamente smesso di suonare sotto il nome Pink Floyd, o quelli che rimanevano nel gruppo. Sono consapevole di crearmi parecchi nemici con queste mie parole, ma perdonatemi, per uno che come me è nato con le storiche sonorità floydiane, questo disco non aveva e non ha la magia ed il fascino a cui ero da anni ero abituato. Luciano Cassulo |
Un Altro Libro Dedicato Alla Band
Anche se con qualche mese di ritardo vogliamo portare alla conoscenza della avvenuta pubblicazione di questo nuovo libro edito dalla casa editrice “Flame Tree Publishind” e messo in commercio nel mese di febbraio del 2013. Il manoscritto è intitolato “Pink Floyd Glorious Torment” ed è stato scritto da Sean Egan. Il libro scritto in lingua inglese, traccia la storia del gruppo dalle sue origini sino alla famosa reunion avvenuta per il “Live 8”. Nelle ultime pagine si può trovare la classica discografia del gruppo, i dati anagrafici dei vari componenti della band e i siti internet dedicati al gruppo. Le 128 pagine sono piene di varie fotografie in B/N e a colori, alcuni di questi scatti sono interessanti, particolari ed inediti. Il libro, come riporta scritto sul retro copertina, non è ufficiale e non è stato approvato dalla band, si sta aprendo una nuova era… quella dei libri bootleg! Luciano Cassulo |
Youlook - Desert Island
Continuano imperterrite le mie traduzioni dei booklet allegati al box A TREE FULL OF SECRETS, siamo giunti al volume 6, sempre formato da 2 cd, ed intitolato Soundtracks 1970 – 1988 a completamento del volume precedente che si occupava delle colonne sonore relative al periodo 1966-69. VOLUME 6 – PINK FLOYD SOUNDTRACKS 1970 – 1988 Disc one The Body – Roger Waters & Ron Geesin 1. OUR SONG (Waters, Geesin): 01.33 – Tratto dalla colonna sonora di “Music From The Body” pubblicata il 28 novembre 1970. 2. SEA SHELL AND SOFT STONE (Waters): 02.13 - Tratto dalla colonna sonora di “Music From The Body” pubblicata il 28 novembre 1970. Si tratta del tema principale che appare in altri pezzi in forma diverse. Questa è una versione con chitarra acustica, basso e la parte vocale di Roger Waters. 3. SEA SHELL AND SOFT STONE (Waters, Geesin): 01.53 - Tratto dalla colonna sonora di “Music From The Body” pubblicata il 28 novembre 1970. Versione strumentale del tema principale con i violini arrangiati da Ron Geesin. 4. BREATHE (Waters): 02.55 - Tratto dalla colonna sonora di “Music From The Body” pubblicata il 28 novembre 1970. Non è lo stesso pezzo che appara su “The Dark Side Of The Moon” ma, curiosamente, inizia con i versi “Breathe in the air..”. E' anche chiamata “Sea Shell And Stone” part. 2. 5. SEA SHELL AND STONE (Waters) film version: 02.39 – Alternate take, direttamente dal film. Da notare che ci sono talvolta due tracce vocali invece di una come nella versione originale. Se si ascolta attentamente si possono udire degli uccellini in sottofondo, gli stessi utilizzati all'inizio di “More” (probabilmente sono i nastri standard di Abbey Road, infatti sempre gli stessi uccellini si possono sentire sui brani di altri artisti come Beatles, Kinks, Kate Bush...). 6. SEA SHELL AND SOFT STONE (Waters, Geesin) film version: 00.58 - Alternate take, direttamente dal film. 7. BREATHE (Waters) film version: 03.05 - Alternate take, direttamente dal film. Da notare che ci sono talvolta due tracce vocali invece di una come nella versione originale. Si possono udire ancora gli uccellini in sottofondo tratti da “More”. 8. CHAIN OF LIFE (Waters): 03.59. 9. THE WOMB BIT (Waters, Geesin): 02.15. 10. BODY TRANSPORT (Waters, Geesin): 03.14. 11. GIVE BIRTH TO A SMILE (Waters): 02.41 - Tratto dalla colonna sonora di “Music From The Body” pubblicata il 28 novembre 1970. Ancora una variazione del tema principale, ma questa volta il brano è eseguito da tutti e 4 i membri dei Pink Floyd. 12. GIVE BIRTH TO A SMILE (Waters) film version: 02.22 - Alternate take, direttamente dal film. Non sono presenti i cori femminili. Live At Pompeii 13. LIVE AT POMPEII radio advert #1: 00.19 14. LIVE AT POMPEII radio advert #2: 00.59 15. LIVE AT POMPEII radio advert #3: 00.57 16. LIVE AT POMPEII radio advert #4: 00.56 17. LIVE AT POMPEII radio advert #5: 00.33 18. LIVE AT POMPEII radio advert #6: 00.58 19. LIVE AT POMPEII radio advert #7: 00.29 20. LIVE AT POMPEII goofy ad #1: 01.01 21. LIVE AT POMPEII goofy ad #2: 01.00 22. LIVE AT POMPEII goofy ad #3: 01.06 23. LIVE AT POMPEII goofy ad #4: 00.59 La Vallée 24. OBSCURED BY CLOUDS (Waters, Gilmour): 01.00 – Tratto da una trasmissione radio francese del 27 febbraio 1972. Outtake delle registrazioni di “Obscured By Clouds”. Si possono sentire delle parti di tastiera non presenti nella versione originale. 25. FREE FOUR (Waters) short version: 03.30 – Singolo promozionale americano pubblicato il 10 luglio 1972. Il brano è più corto. 26. FREE FOUR (Waters) film version: 02.08 – Registrato al Chateau d'Herouville in Francia, 1972 – Direttamente dal film. Questa versione ha una strofa in più. 27. INSTRUMENTAL (non accreditato): 01.37 – Registrato al Chateau d'Herouville in Francia, 1972 – Direttamente dal film. Questo breve brano strumentale non è stato incluso nell'album. Magritte – Roger Waters 28. MAGRITTE part 1 (Waters): 01.22 29. MAGRITTE part 2 (Waters): 01.22 30. MAGRITTE part 3 (Waters): 01.04 31. MAGRITTE part 4 (Waters): 02.44 32. MAGRITTE part 5 (Waters): 00.56 33. MAGRITTE part 6 (Waters): 00.30 34. MAGRITTE part 7 (Waters): 03.01 35. MAGRITTE part 8 (Waters, Gilmour) : 01.43 Biografia del pittore surrealista belga Renè Magritte. Anche se il documentario venne realizzato nel 1978 è possibile che la musica sia stata composta diversi anni prima. Per esempio gli strani suoni di tastiera durante le parti 2, 3 e 4 sono molto simili alla sequenza “On The Run” di “Live At Pompeii” dove Roger Waters cerca nuovi suoni con il sintetizzatore (e potrebbe avere anche senso in quanto sia “Magritte” che “Live At Pompeii” furono diretti entrambi da Adrian Maben). Qualcuno attribuisce addirittura questi impulsi direttamente a Adrian Maben anche se non è accreditato come compositore per questo documentario. Il brano che si sente nelle parti 5 e 6 sembra un inedito eseguito dai Pink Floyd. La parte 8 contiene un estratto da “Obscured By Clouds”. Da notare che non è stata inclusa l'intera colonna sonora del documentario,ma solo le tracce contenente le musiche composta da Roger Waters (molto probabilmente). Così mancano parti del documentario, ma la musica è completa. The Hit – Roger Waters & Eric Clapton 36.HIT (Waters, Clapton): 03.39 Direttamente del film realizzato nel 1985. La title track è stata composta ed eseguita da Roger Waters e Eric Clapton. Disc two When The Wind Blows – Roger Waters 1. THE RUSSIAN MISSILE (Waters): 00.09 2. TOWERS OF FAITH (Waters): 06.59 3. HILDA'S DREAM (Waters): 01.35 4. THE AMERICAN BOMBER (Waters): 00.07 5. THE ANDERSON SHELTER (Waters): 01.12 6. THE BRITISH SUBMARINE (Waters): 00.13 7. THE ATTACK (Waters): 02.52 8. THE FALLOUT (Waters): 02.04 9. HILDA'S HAIR (Waters): 04.20 10. FOLDED FLAGS (Waters): 04.49 Tratti dalla colonna sonora di “When The Wind Blows” pubblicata il 30 ottobre 1986. WHITE OF THE EYE – Nick Mason & Rick Fenn 11. WHITE OF THE EYE part 1 (Fenn, Mason): 02.06 12. WHITE OF THE EYE part 2 (Fenn, Mason): 01.42 13. WHITE OF THE EYE part 3 (Fenn, Mason): 01.18 14. WHITE OF THE EYE part 4 (Fenn, Mason): 01.01 15. WHITE OF THE EYE part 5 (Booket T. & the MG's): 02.38 16. WHITE OF THE EYE part 6 (Fenn, Mason): 02.24 17. WHITE OF THE EYE part 7 (Fenn, Mason): 03.14 18. WHITE OF THE EYE part 8 (Fenn, Mason): 01.31 19. WHITE OF THE EYE part 9 (Fenn, Mason): 01.15 20. WHITE OF THE EYE part 10 (Fenn, Mason): 00.37 21. WHITE OF THE EYE part 11 (Fenn, Mason): 00.50 22. WHITE OF THE EYE part 12 (Fenn, Mason): 01.24 23. WHITE OF THE EYE part 13 (Fenn, Mason, Hank Williams Jr.): 02.04 24. WHITE OF THE EYE part 14 (Fenn, Mason): 02.08 25. WHITE OF THE EYE part 15 (Fenn, Mason): 02.02 26. WHITE OF THE EYE part 16 (Fenn, Mason): 00.40 27. WHITE OF THE EYE part 17 (Fenn, Mason): 00.42 28. WHITE OF THE EYE part 18 (Fenn, Mason): 00.08 29. WHITE OF THE EYE part 19 (Fenn, Mason): 00.17 30. WHITE OF THE EYE part 20 (Fenn, Mason): 00.30 31. WHITE OF THE EYE part 21 (Fenn, Mason): 00.31 32. WHITE OF THE EYE part 22 (Fenn, Mason): 01.44 33. WHITE OF THE EYE part 23 (Fenn, Mason): 01.57 34. WHITE OF THE EYE part 24 (Fenn, Mason): 01.09 35. WHITE OF THE EYE part 25 (Fenn, Mason): 00.39 36. WHITE OF THE EYE part 26 (Fenn, Mason): 01.26 37. WHITE OF THE EYE part 27 (Fenn, Mason): 00.27 38. WHITE OF THE EYE part 28 (Fenn, Mason): 01.30 39. WHITE OF THE EYE part 29 (Fenn, Mason): 02.30 40. WHITE OF THE EYE part 30 (Fenn, Mason): 01.12 41. WHITE OF THE EYE part 31 (Fenn, Mason): 01.09 42. WHITE OF THE EYE part 32 (Fenn, Mason): 00.39 43. WHITE OF THE EYE part 33 (Fenn, Mason): 01.27 44. WHITE OF THE EYE part 34 (Fenn, Mason): 03.32 Direttamente dal film realizzato nel 1988. La parte 5 è un brano intitolato “Slim Jenkins Joint” scritto da Booker T. & the MG's e eseguito da Nick Mason e Rick Fenn. Durante la parte 13 si può sentire un estratto del brano intitolato “A Country Boy Can Survive” di Hank Williams Jr.. Da notare che non è stata inclusa l'intera colonna sonora del documentario, ma solo le tracce contenente le musiche eseguita da Nick Mason e Rick Fenn. Così mancano parti del documentario, ma la musica è completa. Renzo Drebertelli |
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