Borgaro Torinese 30/03/2014 - Chit Chat With Adrian Maben
Domenica 30 marzo al pomeriggio si è tenuta la parte conclusiva della 2 giorni floydiana organizzata dagli amici “The Lunatics”. E' stato un evento di grande rilevanza e lo dimostra il fatto che sono arrivati visitatori da diverse parti d'Italia spinti dalla passione che travalica i confini del quotidiano e induce ad abbandonare famiglie intere per il piacere di stare insieme tra appassionati e ritrovarsi tra vecchi amici. E poi, non si poteva rinunciare al grande regalo che ci hanno fatto questi 5 “matti”, ossia presentarci una persona che ha racchiuso l'anima del gruppo prima di essere ingoiato dalla “macchina”, ossia Mr. Adrian Maben che si è rivelato essere vero gentleman, disponibile ad incontrare i fan uno per uno, scambiare due parole con tutti, firmare autografi e sottoporsi ai cosiddetti “selfie” degli innumerevoli cellulari. Ore 15.15 il portavoce Stefano Girolami, introduce il signor Maben che sale sul palco dell'auditorium insieme ai Lunatics e al moderatore Riccardo Bertoncelli. Il regista prende la parola spiegando che il filmato mostra delle persone normali (parafrasando cita “ordinary men”) che scherzano, ridono e mangiano, ben distanti dal cliché di rockstar cui siamo abituati ad immaginarli e, presentandoli ad uno a uno, mostra delle foto di ogni membro del gruppo. Il primo è Richard Wright, cui alza la foto verso il cielo come per salutarlo, cui fa seguito Roger Waters, da lui indicato come “l'uomo di silenzio”, segue Nick Mason e, last but not least, David Gilmour, personalmente è stato un momento molto toccante e umano. In seguito Maben ha tirato fuori una lettera ricevuta poco tempo prima da uno dei ragazzi che 42 anni fa si intrufolarono nell'anfiteatro e seguirono le riprese del concerto. Questa persona all'epoca aveva 13 anni e non conosceva questi 4 “pazzi” dai capelli lunghi che alloggiarono per una settimana nell'albergo del padre. I suoi ricordi vertono proprio su questa settimana fuori dal comune dove successero parecchi avvenimenti, tra i quali si rischiò pure un incendio dovuto ad una sigaretta lasciata su un materasso. Oppure il cavo che dal municipio attraversava tutta la via principale della cittadina per portare energia elettrica all'enorme impianto del gruppo. L'ex tredicenne ricorda anche che una sera ebbe il privilegio di ascoltare in anteprima il loro nuovo disco (Meddle) mentre la band e i tecnici facevano baldoria al ristorante. La lettera termina con questa frase: -...oggi dopo 44 anni, ripensando a quella breve ma intensa esperienza posso solo dire di essere orgoglioso di averla vissuta, e a distanza di tanti anni posso dire...”io c'ero”- questa affermazione è diventata il simbolo della 2 giorni di Borgaro Torinese. Il filmato di circa 50 minuti ci presenta uno stralcio di vita in studio dei 4 membri del gruppo e del loro entourage, alcuni passaggi erano già presenti nell'edizione in dvd Director's Cut di Live At Pompeii, ma qui sono presenti le interviste di Maben complete e lo humor inglese dei 4 viene fuori in diversi momenti. Anche i passaggi filmati ad Abbey Road durante le incisioni di Dark Side ci mostrano un immagine inedita del gruppo al lavoro in studio. Le bobine con queste immagini sono rimaste sepolte nella casa di Maben per diversi anni, fin quando la moglie, gli ha intimato di fare “pulizia” e così sono saltate fuori 3 ore di filmati finiti nel dimenticatoio. Il regista allora si è premunito di restaurare e montare le pellicole per preservarle, visto che già quelle di Pompeii erano andate distrutte. Maben ha spiegato inoltre che le beghe legali dovute ai diritti non consentono, per ora, di pubblicare questo materiale, ma speriamo che si risolvano in tempi brevi e che possiamo godere di queste immagini comodamente a casa nostra. Un merito particolare va anche a Bruno, il traduttore che ha accompagnato Adrian Maben e che ha dimostrato una competenza non comune ad altri suoi colleghi, inoltre ha “colorato” le sue traduzioni con molta simpatia. Un grande ringraziamento infine a Stefano Mr. Pinky Tarquini, Riccardo Verani, Nino Gatti, Stefano Girolami e Danilo Steffanina per averci invitato e per averci messo a disposizione uno spazio espositivo dove abbiamo potuto mostrare il lavoro fatto nei nostri primi 20 anni di vita. Renzo Drebertelli |