22 Settembre 2014 - The Endless River
Come tutti ben conosciamo in questa data il sito ufficiale e la pagina di facebook della band inglese aveva messo in rete la data di pubblicazione, le immagini dei vari supporti, 30 secondi di un brano e la copertina del nuovo lavoro.Su quest’ultima vorrei soffermarmi per raccontarvi le mie impressioni. Partendo dal presupposto che sono sempre stato abituato a grafiche molto particolari scaturite dalla mente del compianto Storm Thorgerson, questa in primissima battuta mi ha lasciato un pochino spiazzato e, ammetto, non mi è piaciuta. Poi entrando nel profondo del mio cuore e dando spazio al mio sentimentalismo, mi sono accorto che la cover mi stava comunicando un qualcosa. In effetti da realmente la sensazione dell’infinito perché l’immagine non essendo racchiusa tra nessuna cornice o bordo lascia che l’occhio si sfoghi e fuoriesca andando a perdersi veramente in un “fiume” immaginario che sta molto al di lá del disegno. Non posso negare che racchiude anche una leggera e venata tristezza perché mi ha fatto immaginare Wright che si allontana da noi, e nello stesso tempo, che anche i rimanenti Pink Floyd stiano scomparendo nell’infinito dell’immortalità. Parlando con alcuni amici ho ascoltato le loro interpretazioni. Alcuni hanno detto che non piaceva perché erano assenti quei piccoli particolari nascosti a cui erano abituati ad andare alla ricerca tenendo tra le mani la cover. Altri addirittura hanno immaginato ed avvicinato l’immagine a qualcosa di religioso appartenete a qualche particolare credo. Insomma sono restati un pochino basiti e frastornati da questa grafica di questo nuovo lavoro. Non voglio giustificare ne il mio o l’altrui commento, aggiungo solamente che forse io l’ho interpretata con gli occhi del cuore. Alcune curiosità su “The Endless River”… - Il brano intitolato “Anisina” si può tradurre con il termine “In Memoria”. - 19 sono i brani del disco, ma se comprate la versione box deluxe, tra i contenuti extra video e audio avrete 6 ulteriori brani inediti (Tbs 9, Tbs 14, Nervana, Untiteld, Evrika A, Evrika B) per un totale di 24 nuovi brani. - I brani di “TBS 9” e “TBS 14” riportano una sigla che potrebbe essere “The Big Spliff”. - Nel teaser e nello spot tv, il brevissimo assaggio che si sente è la traccia numero 2 intitolata “It’s What We Do”. - la cover è curata dallo studio “Stylorouge” ed è opera del promettente Ahmed Eman Eldin, un ragazzo egiziano di soli 18 anni. Aubrey Po Powell è il direttore creativo dell’artwork. - In Germania e Australia il disco verrà commercializzato il 7 novembre. - La frase che si può ascoltare pronunciare nello spot tv all’inizio del video recita: “The sum is greater then the parts”. - Il titolo del brano “Louder Than Words” prende spunto da un verso del brano “Sorrow”. - A parte i cori aggiunti in un secondo momento, pare che l’unico musicista aggiuntivo sia Guy Pratt. - L’uomo sulla barca, sia per tipologia di imbarcazione che per il modo di remare sembra sia ispirato al fiume Cam, a Cambridge, dove tutto ebbe inizio. - Nelle maggiori città europee e americane sono improvvisamente comparsi manifesti riportanti la cover e la data d’uscita. Luciano Cassulo |
The Endless River
Manca ormai pochissimo alla pubblicazione del nuovo e molto probabilmente ultimo album in studio dei Pink Floyd. Quello che dovrebbe essere un tributo allo scomparso Wright, un album tenuto nel cassetto per vent'anni ed ora resuscitato dal duo Gilmour/Mason. Una piccola ma gustosa anticipazione viene data dal singolo Louder Than Words, l'unico brano cantato del nuovo CD, fa gustare una chitarra gilmouriana al 100%. Le versioni di The Endless River sono 4: CD, CD+DVD, CD+BLURAY ed LP (che conterrà il codice per il download mp3 dal sito ufficiale). E' di questi giorni, inoltre, la notizia che The Endless River ha battuto i record di prevendita di Amazon in Inghilterra, non male per l'inizio. Fabrizio Taricco |
9 Ottobre 2014... Louder Than Words
Bene è arrivato il grande giorno dove finalmente si è potuto ascoltare in anteprima un brano del “nuovo” album targato Pink Floyd. Il brano in questione è intitolato “Louder Than Words”.Un classico inizio con effetti di fondo, e la mia mente è corsa subito al principio del brano “High Hopes”, sarà naturale… penso di si… proviene da quelle session! Forse in qualche momento fa anche un pochino il verso al disco solista di Gilmour “On Island”, anche se onestamente ascoltare questo pezzo mi ha veramente commosso… sarò troppo vecchio e mi emoziono facilmente, perdonate questo vecchio cuore floydiano!Grandissimi tappeti di tastiere (lacrimuccia!), un Mason alla guida della sua batteria davvero grande, e che dire delle schitarrate di Gilmour… grandissimo come al solito, ineccepibile! Vi confesso che ho dovuto ascoltarlo diverse volte, d'altronde un disco, o un brano, dei Pink Floyd non è immediato all’ascolto, bisogna prestare parecchia attenzione ad ogni piccolo particolare che fuoriesce dalle casse dell’Hi-fi. E confessarvi di essere rimasto deluso direi una sciocchezza, non grido al miracolo, ma a me piace e fa sognare, d'altronde è a questo che la musica serve! Louder Than Words We bitch and we fight diss each other on sight but this thing we do… These times together rain or shine or stormy weather this thing we do… With world-weary grace we’ve taken our places we could curse it or nurse it and give it a name. It’s louder than words this thing that we do louder than words the way it unfurls. It’s louder than words the sum of our parts the beat of our hearts it’s louder than words. Louder than words. The strings bend and slide as the hours glide by an old pair of shoes your favorite blues gonna tap out the rhythm. Let’s go with the flow wherever it goes. We’re more than alive. It’s louder than words this thing that we do louder than words the way it unfurls. It’s louder than words the sum of our parts the beat of our hearts is louder than words. Louder than words. Luciano Cassulo |
Il Fiume Infinito - Tutte Le Canzoni Dei Pink Floyd - The Lunatics
È stato recentemente pubblicato dalla Giunti il secondo libro degli amici Lunatics. Dopo il loro bestseller “Pink Floyd Storie E Segreti” pubblicato nel 2012, il famoso quintetto di appassionati collezionisti italiani, formato da Nino Gatti, Stefano Girolami, Danilo Steffanina, Stefano Tarquini e Riccardo Verani, ci offre con questo nuovo volume un'approfondita indagine storiografica sull'intera produzione musicale dei Pink Floyd comprensiva di brani inediti e progetti mai ufficialmente registrati. Dal 1965 fino all'ultimo album “The Endless River” vengono analizzati tutti i contenuti e i retroscena di ogni canzone del gruppo in un resoconto di oltre trecento pagine! I Lunatics hanno voluto dare ad ogni album un proprio congruo spazio nel libro in modo da far emergere i titoli meno indagati dalla pubblicistica tradizionale. Nel prossimo aggiornamento ritorneremo a parlare di questo meraviglioso volume e nel frattempo, considerando questo libro come uno dei piú belli ed interessanti tra tutti quelli scritti sui Pink Floyd, vi consigliamo di acquistarlo augurandovi buona lettura. Giulia Di Nardo-Spies |
Signal To Noise - Andy Jackson
A circa una settimana prima della pubblicazione di "The Endless River", esattamente il 3 novembre 2014, sta per essere pubblicato il quarto album di Andy Jackson "Signal To Noise" per la Esoteric Recordings / Cherry Red disponibile su CD e su edizione Deluxe CD/DVD. Un assaggio di questa nuova pubblicazione é disponibile con un video che accompagna il brano d'apertura "The Boy In The Forest". Il nome di Andy Jackson, attualmente anche co-produttore di "The Endless River", é fortemente legato da moltissimi anni alla produzione dei Pink Floyd giá dai tempi delle registrazioni dei concerti e della colonna sonora di The Wall. Inoltre meritano di essere anche qui ricordate le sue due nomine ai Grammy Awards per la categoria "Best Engineered Album" per gli album "A Momentary Lapse Of Reason" e "The Division Bell". Potete prenotare l'album a questo link Giulia Di Nardo-Spies |
Addio A Raphael Ravenscroft
RAPHAEL RAVENSCROFT é deceduto il 19 ottobre a soli 60 anni per un sospetto attacco cardiaco. Il musicista inglese é a noi noto per le sue collaborazioni con David Gilmour per il suo About Face Tour, con Roger Waters nell'album "The Pros And Cons Of Hitch Hiking" e con i Pink Floyd nell'album " The Final Cut" . Ravenscroft divenne celebre per il suo assolo di sassofono nel 1978 sul brano di Gerry Rafferty "Baker Street" per il quale fu pagato, come lui stesso riferí, con un assegno di 27 Sterline Inglesi. Abba, Marvin Gaye, America, Mike Oldfield, Kim Carnes, Robert Plant, Brand X, Julian Lennon, Bonnie Tyler Daft Punk e Duffy sono alcuni dei nomi con cui il sassofonista aveva collaborato. Aveva scritto diversi libri sulla tecnica per sassofono ed il suo contributo sul brano "Baker Street" era stato descritto come "l'assolo di sassofono piú famoso di tutti i tempi" . Giulia Di Nardo-Spies |
Un Ambito Traguardo!
Siamo orgogliosi di segnalarvi questo ambito traguardo che abbiamo raggiunto il giorno 9 ottobre. Sulla pagina officiale di “Facebook” siamo arrivati a 1000 presone che seguono la nostra pagina. La cosa che a noi tutti fa un immenso piacere che chi ha deciso di cliccare sul tasto “Mi Piace” della nostra pagina ha capito a pieno la nostra passione e il nostro amore che mettiamo in quello che facciamo. Scusate per questo momento di umana euforia, noi tutti della redazione vi ringraziamo con un semplicissimo, ma proveniente dal profondo dei nostri cuori, GRAZIE!!!!! Luciano Cassulo |
Monza E Venezia… Andar Per Mostre
In questa estate, dal clima meteorologico molto instabile, sono state allestite due esposizioni molto interessanti alle quali i fan del gruppo inglese non potevano mancare per ammirarle in tutto il loro splendore. Un grazie di vero cuore all’amico Mirco il quale mi ha accompagnato, ma soprattutto sopportato in questa “impresa”. Monza, “The Gathering Storm” La location scelta per allestire questa esposizione è davvero molto bella. Addirittura salendo la scala a chiocciola che porta al piano dove è locato il grande salone espositivo, la pietra degli scalini ed il mattone a vista dei muri in alcuni momenti hanno fatto correre la mia mente all’interno della arena di Pompei, forse perché nell’attimo che stavamo entrando veniva diffusa la musica del brano “Echoes”.Accedendo al salone si viene subito colpiti ed immersi dalla marea di materiale che è stato esposto in maniera molto ordinata, davvero impressionante! Lungo le pareti si percorre gran parte della vita artistica di Storm Thorgerson, e ammirando i suoi vari lavori si comprende benissimo la sua infinita fantasia della quale era dotato per produrre opere d’arte così imponenti. Le copertine spaziano dai Muse ai Genesis, dai Cranberries a Peter Gabriel, insomma vere e proprie opere d’arte utilizzate per commentare gli album di famosissimi artisti. Ma logicamente non potevo non rimanere molto più affascinato dalle varie grafiche dedicate ai Pink Floyd! Trovarsi ad osservare le immagini a noi tanto care fa sempre un certo effetto, ma forse ancor di più ora che il suo creatore non è più tra di noi. Ogni immagine esposta è stata commentata prendendo spunto dalle dichiarazioni che Storm aveva asserito, quando era in vita, per spiegare la scelta o la motivazione di questa o di quella immagine. Insomma un grande e doveroso tributo ad un grandissimo artista! Venezia, “The Night Of Wonders” L’altra esposizione è situata nella splendida città di Venezia, ed è stata organizzata dagli amici dell’associazione “Floydseum”. Questa mostra è dedicata al famoso concerto tenutosi il 15 luglio 1989 dai Pink Floyd nello spazio d’acqua di fronte a Piazza San Marco. La location è davvero suggestiva e lussuosa, e la quantità e la qualità del materiale esposto è davvero eccezionale. Tantissime foto inedite a colori o in B/N, articoli di giornale, vari gadget provenienti da diverse collezioni riunite in questo immenso spazio espositivo. Si parte ammirando materiale proveniente dal tour di “Delicate Sound Of Thunder”, passando al cuore dell’esposizione dedicata al concerto veneziano suddiviso in tre parti: la preparazione della serata, il concerto del 15 luglio per finire al giorno dopo, logicamente alle polemiche che ne erano allora scaturite. L’ultima parte della mostra è dedicata al concerto di David Gilmour tenutosi, sempre a Venezia, il giorno undici e dodici agosto 2006. Insomma una bellissima esposizione curata in ogni suo piccolo particolare che fa appassionare il visitatore, anche se non necessariamente un fan del gruppo, e questa peculiarità fa comprendere la grande ed immensa passione messa dai loro organizzatori per questo allestimento.Un particolare e doveroso ringraziamento al vice presidente dell’associazione “Floydseum”, l’amico Gian Luigi Soldi, per la sua grande disponibilità, gentilezza e cortesia avuta nei nostri confronti, sia personali, sia come rappresentanti della nostra fanzine. Una presa per i fondelli? Come tutti ben sapete la famosissima esposizione che avrebbe dovuto aprire i battenti il 19 settembre 2014 alla Fabbrica Del Vapore a Milano, è stata rinviata a data da destinarsi. Raccontare tutta la storia di cosa è accaduto mi pare troppo stancante perché la conosciamo già tutti. Ma mi vorrei soffermarmi sul fatto che l’organizzazione ha aperto la prevendita dei biglietti ed immagino quanta gente gli abbia già acquistati in anticipo, ed ora queste persone che provengono da svariate località parecchio distanti da Milano si trovano, oltre aver pagato il ticket, ad aver prenotato albergo, volo d’aereo e biglietti ferroviari… e chi li rimborsa? E’ questo che mi piacerebbe chiedere a questi “Signori”. Essi hanno licenziato il tutto dicendo che i biglietti già acquistati sono validi per le prossime date, chi vuole si potrà far rimborsare, ma gli altri soldi del viaggio e soggiorno chi li rimborsa?Insomma il solito pasticcio all’italiana, e bisogna ammettere che in questo siamo davvero grandi!!E mentre eravamo tutti in attesa della comunicazione ufficiale di quando questa “benedetta” esposizione venisse aperta, il 13 ottobre arriva la notizia, o meglio dire, la doccia fredda da parte dell’organizzazione italiana che l’esposizione mondiale di Milano non si farà e chi fosse interessato per il rimborso dei biglietti lo può fare compilando l’apposito modulo on line. Bene, o meglio dire male, che altro dobbiamo aggiungere… lascio ad ognuno di voi il commento a questa ignobile presa per i fondelli. Luciano Cassulo |
Floydseum – The Night Of Wonders -Venezia 20 Settembre 2014
Ho raccolto molto volentieri l'invito dell'amico Gian Luigi Soldi per una visita alla mostra che celebra i 25 anni anni del famoso concerto che i Pink Floyd tennero nella città lagunare esattamente il 15 luglio 1989 e che fu trasmesso in diretta da centinaia di emittenti televisive (RAI compresa) creando un evento nell'evento. Certamente, più che l'importanza culturale, il concerto viene ricordato per la marea di polemiche che ne seguirono, con le immagini di una Venezia trasformata in immondezzaio, ma di questo non è il caso di dilungarsi perché sono già state spese troppe parole. Il tempo rispecchiava l'estate 2014, freddino e piovoso, ma ho scoperto che Venezia trasmette un fascino suggestivo anche nelle cupe giornate pre-autunnali. Così a metà mattina, dopo avere costeggiato a piedi la zona del porto e ammirato alcune imponenti navi da crociera ormeggiate, giungo nei pressi della chiesa di Santa Marta dove trovo ad accogliermi un clone di Algie, il maiale gonfiabile apparso per la prima volta sulla copertina di Animals tra le ciminiere della Battersea Power Station di Londra e che ha sorvolato stadi e arene in centinaia di concerti della band, e di Waters solista, dal 1977 ad oggi, la strada era quella giusta il fiuto floydiano non sbaglia mai! Giunto all'interno della chiesa, ora adibita a sala culturale, sento in sottofondo una musica famigliare, è l'audio del concerto veneziano, infatti in una camera separata, viene proiettato il video (non ufficiale purtroppo) trasmesso dalla RAI che molti di noi conosceranno sicuramente a memoria e avranno registrato dalla TV su VHS. Il vice-presidente dell'associazione Floydseum, Gian Luigi Soldi, mi accoglie con cordialità e mi affida nelle mani di Omar, uno dei volontari che si occupa di fare da custode e guida, che mi accompagna attraverso i due piani dell'esposizione, tra foto, articoli di giornale, memorabilia e le splendide opere di Stefano Bressani ispirate a The Wall e The Division Bell. Un particolare segnalatomi da Omar, che forse in pochi sanno, è che fino a poche ore prima del concerto, non avendo la certezza del nulla osta a partire dal comune di Venezia, rimasero issate in cima al palco due bandiere nere con un teschio da pirata a simboleggiare che la chiatta stava navigando abusivamente, numerose fotografie lo testimoniano. La visita richiede tempo, perché, oltre alle numerose e splendide fotografie da ammirare, ci sono parecchie testimonianze di chi quei giorni ha vissuto in prima linea, come il promoter Fran Tomasi, o di altri ospiti particolari, come Sir Oliver Skardy, il frontman del gruppo Pitura Freska che si fecero conoscere con il loro primo hit (Pin Floi) dedicato appunto a quella memorabile giornata, e che meritano di essere lette attentamente per capire cosa hanno significato quei giorni. Molti scatti dal backstage, dalla piattaforma che ospitò lo spettacolo e della folla accalcata in ogni spazio vitale concesso sulla terraferma, ragazzi appostati su monumenti, cornicioni, colonne di pietra in posizioni funamboliche, per fortuna non ci furono incidenti gravi in quei giorni e tutti se ne tornarono a casa incolumi. Numerosi furono anche gli spettatori che si godettero il concerto dal mare su numerose imbarcazioni. Il sottoscritto è stato anche testimone di un visitatore che si è riconosciuto in una fotografia della mostra, per lui è stata veramente una sorpresa in quanto non ricordava di essere stato fotografato, questo mi ha fatto capire il significato di quanto un evento culturale come questo, possa resuscitare ricordi e che non andranno mai più perduti. Una grande e coraggiosa iniziativa da parte dei membri del Floydseum, peccato solo per la posizione della location che risulta troppo decentrata, in una città come Venezia sicuramente avrebbe fatto molti più visitatori in una zona più centrale. Ma poco importa, i risultati sono stati raggiunti e grazie anche al lavoro dei volontari come Omar e Gianni che hanno dedicato diversi mesi per seguire l'iniziativa, e soprattutto grazie a Gian Luigi per la gentilezza e la cordialità con cui mi ha accolto, per lui questa è solo una meta ma non il traguardo, bravi ragazzi, ottimo lavoro! Renzo Drebertelli |
#TDB 20 Collection
Dopo l’avvenuta pubblicazione del box e del doppio vinile entrambi dedicati alla celebrazione del ventennale di “The Division Bell”, ora riportiamo la notizia di queste due pubblicazioni inerenti questo anniversario.Il cd promozionale è stato pubblicato negli Stati Uniti dalla “Parlophone Records” con il seguente numero di catalogo: PRCD-400234. Il promo contiene questi brani: Keep Talking (Radio Edit), High Hopes (Radio Edit), Take it Back (Radio Edit), What Do You Want From Me, Keep Talking, High Hopes, Take it Back, Marooned, Astronomy Domine (live from Miami FL March 30 1994), One of These Days (live from Hanover Germany August 17 1994).La seconda pubblicazione è un dvd che era allegato al box messo in commercio sul sito ufficiale del gruppo, in edizione limitata in 500 pezzi. Per dovere di cronaca segnaliamo che con il box, a parte, era allegato il dvd e una t-shirt. Il supporto è stato pubblicato in Europa dalla Parlophone Warner Music con il seguente numero di catalogo: 825646262847. Il contenuto del cd è lo stesso che è riportato nella versione del bluray del box. Luciano Cassulo |
Syd Barrett - Trilogia Vinilitica 2014
I tre album di Syd Barrett "The Madcap Laughs", "Barrett" ed "Opel" sono stati ristampati e pubblicati il 30 giugno 2014 per i collezionisti piú accaniti. Pubblicati quasi in coincidenza con le uscite del ventesimo anniversario di The Division Bell, queste tre ristampe non hanno nulla di particolarmente eclatante dal punto di vista collewzionistico e si vogliono mantenere possibilmente copie delle stampe originali. I numeri di catalogo rispettivamente per "The Madcap Laughs" Parlophone/Warner 0825646310791, "Barrett" Parlophone/Warner 0825646310784 ed "Opel" Parlophone/Warner 0825646310777. Unica copertina con qualche minima differenza dall'originale risulta essere quella di "Barrett", mentre per le 3 label, tutte e tre verdi tipiche della Harvest , l'unica diversa soprattutto come colore dall'originale risulta essere ovviamente "Opel" che uscí nel 1988, ben 18 anni dopo i primi due album dell'artista che videro la luce entrambi nel 1970. Giulia Di Nardo-Spies |
Delicate Sound Of Thunder... 2014 Edition
Nel mese di settembre è stato messo in commercio la riedizione del celeberrimo album live pubblicato il 22 novembre 1988. Questa nuova edizione si presenta molto più snella di quella precedente e logicamente hanno anche rivisitato la grafica completa del box contenete i due cd. Il numero di catalogo è il seguente: 5099-609194-2-7 (6091942). Luciano Cassulo |
Art Of Auction - The Sound Of Charity / Ginger Gilmour
L'organizzazione umanitaria War Child metterá all'asta da Bonham a New York il 9 novembre 2014 una seie di chitarre personalizzate da un numero di musicisti ed artisti che partecipano al progetto chiamato "Art For Auction" e contribuiscono a favorire con i loro design i proventi per l'asta di beneficenza a favore dei bambini nelle aree di guerra. Iggy Pop, Matt Bellamy (Muse), Michael Stipe, Sam Taylor-Wood, Robby Krieger, Ginger Gilmour sono alcuni degli artisti coinvolti in questo progetto. Ginger Gilmour , scultrice e pittrice, é coinvolta in questo progetto con la sua chitarra nominata "Hope" . Mike Carparelli , della Carparelli Guitars, ha donato le chitarre acustiche per farle dipingere dagli artisti. Ginger é stata all'inizio un pó esitante all'idea di dover dipingere su una bella chitarra acustica. I suoi numerosi anni passati accanto a David Gilmour ha sviluppato in lei un gran senso di rispetto per quelle chitarre e il pensiero di doverle dipingere e di dover coprire il legno le faceva venire i brividi. Ginger inizia il suo viaggio e inizia a dipingere "Hope", per lei il mondo ha bisogno di Speranza (Hope) e Bellezza. E la Speranza attraverso Amore, Pace e Armonia. Mentre dipingeva impressioni di farfalle le si fa acanti l'immagine di iris. Dopo lei scopre che i fiori iris sono associati con Fede, Saggezza, Amicizia ma soprattutto con la Speranza. Quando Hope é stata completata, due musicisti, arrivati separatamente erano pronti per suonare. Tim Hain ha suonato Hope e Tim Wheater ha suonato diversi flauti prima di trovarne uno adatto. Grazie a tutti gli artisti e soprattutto a Gimger Gilmour per aver dipinto brillantemente Hope e per aver donato la sua Arte a favore di War Child. Giulia Di Nardo-Spies |
Outside The Wall - 19 Settembre 2014 - Alessandria
Questa data è stata molto importante per la nostra fanzine perché ci è stata offerta per la prima volta l’occasione di introdurre il concerto della cover band genovese degli “Outside The Wall”. Anche se quella sera il tempo non è stato molto clemente, anche se scendeva una tipica pioggerellina scozzese, le 150 persone che sono accorse a sentire la band sono veramente da premiare una ad una per la loro grande passione. Alle 21,30 circa sono salito sul palco ed ho iniziato a descrivere il nostro operato in tutti questi anni, ma soprattutto la nostra passione che da vent’uno anni portiamo avanti con umiltà. Umanamente è stata una bellissima esperienza perché non mi è mai capitato di parlare prima di un concerto, sono abituato a parlare in seminari davanti ad un pubblico molto meno scalpitante di quello che generalmente accorre ai concerti. Vi confesso che all’inizio un pochino di emozione mi ha bloccato, ma poi per fortuna al primo applauso mi sono rincuorato e mi sono tranquillizzato moltissimo.Special guest della serata è stato Martin Grice, componente dei Delirium, il quale si è esibito al sax in maniera davvero eccezionale dando la forte spiritualità del suono di Dick Parry. Se permettono i maschietti della band vorrei citare la back vocalist Daniela che si accinta ad una esibizione del brano “The Great Gig In The Sky” in maniera davvero superba ed eccezionale.Un grande ringraziamento lo voglio fare alla band ed alla organizzazione della serata. Luciano Cassulo |
Fine Art Prints By Storm
Recentemente sono state messe in vendia su ebay due stampe firmate da Storm ed originariamente donate alla sorella di Syd Barrett, con la fanzine Brian Damage a fare da intermediario (con l'approvazione di OneFifteen il management che cura gli affari di Barrett). Una rappresenta quella che poi e' diventata la copertina della raccolta di Syd Barrett "An Introduction To Syd Barrett" del 2010, venduta a piú di 3500 sterline, mentre un' altra rappresenta una serie di porte verdi a forma di esse ( per "Syd") , creata per il poster dell'evento "The City Wakes" tenuto a Cambridge nel 2008 e venduta a 3100 sterline. Entrambe in opera unica (numerate 1 di 1). Al di lá della finalitá per beneficenza ( sempre che poi sia vero), personalmente non capisco la spesa eccessiva per stampe che con i Pink Floyd e sopratutto con Syd Barrett non hanno nulla a che fare, se non per una mera speculazione doppia, sulla morte di Syd e su quella di Storm. Forse era piú coerente il manuale della fotocopiatrice del college scarabocchiata da Syd negli anni 60 e venduta tempo fa sempre su ebay..... Lucilio Batini |
Continuiamo A Segnalare Le Pubblicazioni In Vinile...
Luciano Cassulo |
Fillmore East 27 September 1970 - Interstellar Encore
Di questo disco ne vogliamo parlare separatamente e più approfonditamente per la semplice motivazione che sia io e che altri collezionisti non ne eravamo a conoscenza di questo supporto. Non si conosce: la casa editrice, tanto meno la nazionalità dove è stato prodotto, e la quantità di supporti stampati. L’unica informazione sicura è il numero di matrice che è il seguente: WEC RI3909-A 3909 B. Il vinile di colore nero, del peso di circa 180 grammi, non ha il bordo del disco bombato come gli altri vinili, questo è tagliato di netto e farebbe quasi a presagire ad un acetato. Parlando con collezionisti molto più esperti, mi hanno detto che questo vinile così spesso è stato inciso con la stessa macchina con cui fanno gli acetati, però sostituendo la punta d’incisione perché il materiale in vinile è molto più duro di quello con cui si fanno i famosi acetati, e perciò sono dischi pronti, con tanto di label bianca, per essere direttamente incisi. Dato di fatto che se notate bene le foto della label si vede benissimo che al di sotto di quelle fotografiche si notano chiaramente quelle di colore bianco. Un altro mistero è racchiuso nella grafica della copertina. Entrambi le foto appartengono a cover di pubblicazioni in cd. Difatti su quella posteriore viene riportato anche un fantomatico codice a barre (4 62709 00267 4). Da notare anche la presenza di due titoli differenti su entrambi le copertine. Per ultimo la scaletta dei brani incisi è completamente differente da quella riportata sul retro cover. Che sia un disco boolteg, questa è l’unica certezza!! Dare una quotazione ad un disco del genere è praticamente impossibile per svariate ragioni. Concludendo, magra soddisfazione, sappiate che esiste anche questo disco. Luciano Cassulo |