The Endless River - Le Nostre Impressioni
Dopo un'attesa di vent'anni finalmente abbiamo potuto celebrare il nuovo disco dei Pink Floyd, anche se proprio “nuovo” non è. Sappiamo tutti da dove provengono i brani di questo lavoro e i commenti che si sono letti, visti e sentiti in questi mesi di attesa mi hanno proprio dato da pensare. La musica è stata giudicata ancora prima di essere ascoltata, oggi ci sono troppi tuttologi in giro, per evitarli basta accendere l'impianto stereo e immergersi nel mondo floydiano. Dopo diversi ascolti più o meno attenti del cd e del vinile non mi sento ancora di dare un giudizio definitivo, e credo che mai lo avrò, ci sono in ballo troppe sensazioni per limitarsi semplicemente a dire “bello” o “brutto”. Il passato glorioso di questo gruppo ha segnato la mia vita come quella di migliaia di persone nel mondo, le loro melodie scorrono nel sangue essendo una parte importante della nostra vita, sono entrate spontaneamente con delicatezza nel nostro io e si sono radicate in maniera profonda, proprio per questo non riesco a dare un giudizio obbiettivo e imparziale. Le emozioni al primo ascolto si sono confuse con la commozione e la malinconia, questi sono i Pink Floyd degli anni 2000, l'ultima perla della loro cinquantennale carriera, ci hanno regalato ancora una volta le loro atmosfere eteree e suggestive che mancavano da un po' di anni, hanno rispolverato la vecchia maniera di fare musica per il puro piacere di suonare, senza compromessi con case discografiche e senza l'oppressività che ha caratterizzato gli ultimi lavori con Waters. E' molto piacevole risentire la voce di David su Louder Than Words, il potente riff delle 2 parti di Allons-y e la nostalgica melodia di Anisina, qua e la si odono suoni di psichedelica memoria e la chitarra gilmouriana lascia ancora solchi profondi, così come i tappeti sonori del compianto Wright e le ritmiche incisive di Mason, forse con il tempo anche questi brani diventeranno dei classici come i loro predecessori. Per ora proseguo con gli ascolti e lascio le parole inutili a chi non ha voglia di musica. Renzo Drebertelli Dopo una snervante attesa il fatidico sette novembre era arrivato portando con se l’ultima pubblicazione firmata Pink Floyd. Parecchie sono state le critiche fatte da vari personaggi che, ascoltando solo alcuni secondi di alcune tracce messe su internet per pubblicizzare la pubblicazione del Cd, proferivano giudizi. La cosa che mi ha molto colpito è quella che l’Italia è una Nazione di critici musicali, oltre che di commissari tecnici. Accetto questa folta schiera di luminari più o meno famosi e li lascio tranquillamente a straparlare e sprecare fiato, evidentemente posseggono dei super poteri che io umile mortale non ne sono fornito. Prima di mettermi all’ascolto del supporto debbo ben tenere in considerazione alcuni, ma importanti, dettagli. Il primo dei quali è quello che non è un nuovo lavoro della band, le registrazioni risalgono al periodo 1993/94; che è completamente strumentale, novità assoluta per il gruppo; e che a detta di Gilmour e Mason, oltre ad essere dedicato a Wright, contiene il suo canto del cigno, elemento da non sottovalutare per un vecchio fan troppo sentimentale come sono io. Tenendo conto di tutti questi rilevanti fattori, si può benissimo passare alla sospirata fase dell’ascolto.Non vi posso nascondere l’emozione e l’agitazione quando mi sono trovato tra le mani la confezione l’ho scartata velocemente, ho introdotto il cd nel lettore e ho pigiato il tasto “play”. Era tantissima la curiosità che invadeva la mia persona e non mi ha permesso di apprezzare immediatamente e completamente l’intero disco. I suoni che fuori uscivano dalle casse dell’impianto Hi-Fi erano molto strani e particolari ed alcuni di essi contenevano anche una elevata potenza musicale. Tutto questo ha fatto si che non valutassi e gustassi completamente il disco. Terminato il frenetico ascolto il mio primo commento è stato: ”Strano, ma bello… Bello, ma stano”. Come ho sempre sostenuto un lavoro dei Pink Floyd non è mai stato per nulla immediato, bisogna sentirlo svariate volte per poter apprezzare la sua bellezza, e di fatti così ho fatto. Dopo molteplici ascolti ora mi posso quasi permettere di poterlo giudicare. E’ un buon lavoro, malinconico e gioioso nello stesso tempo, è un viaggio musicale senza fine che penetra dentro l’animo e lo riscalda con i suoi meravigliosi suoni. Grandi sonorità e raffinatezze musicali di Wright che creato con i suoi suoni i famosi tappeti di tastiera, una magia e una dolcezza che solo lui sapeva donare ai brani. Qualche lacrima è fuori uscita ascoltando il disco, sapendo che in esso sono racchiuse le ultime registrazioni che ha fatto con i Pink Floyd. Certe volte ho avuto una strana sensazione, di sentirmi più solo e che Wright sia stato consegnato in pompa magna da Gilmour e Mason tra le braccia dell’immortalità sonora. Insomma, tutto il disco mi ha parecchio colpito. Tra i solchi troviamo tante risonanze a noi care e famose, partendo da “Atom Hearth”, per andare a “Dark Side” passando da “Wish You” e per terminare con “The Wall”. E se permettete, alcune di esse provengono dagli albori della band e precisamente da “A Saucerful”. Voglio azzardare questa affermazione: “E’ il disco della psychedelia del nuovo millennio”, lo so che non condividete quello che ho appena detto e magari sarò mandato al rogo perché blasfemo… non accendete ora la pira di legna, grazie!!In conclusione mi ritengo moltissimo soddisfatto di questo disco, anche se notevolmente differente dai classici canoni floydiani a cui ero abituato, forse questa differenza lo rende unico e… bello!I brani che mi hanno particolarmente colpito sono: “Anisina”, entrambi le versioni, “Autumn ‘68”, “Talkin’ Hawkin’ ” e per ultimo l’unico brano cantato dell’intero album “Louder Than Words”, che a me piace pensarlo come una specie di “Shine On” dedicata a Wright.Come tutti i dischi della band, anche in questo non potevano mancare dei piccoli particolari grafici o musicali che donano un po’ di mistero al loro lavoro. Non sto a parlare della mappa delle antiche Marche riportata nel booklet, nemmeno della impercettibile voce che al minuto 6.05 del brano “Louder Than Words” dice: “Go To Heaven, Wright”. Ma voglio soffermarmi sulla grafica della cover la quale mi ha fatto particolarmente riflettere. Sulla parte anteriore è raffigurato un uomo che rema, probabilmente un altro riferimento a Wright, tenendo tra le mani un solo remo. Nella parte posteriore della copertina è visibile una imbarcazione vuota con due remi. Questa immagine mi ha fatto un po’ meditare e ho dedotto questa conclusione: ora l’uomo che remando nella vita è andato via di lui restano solo i ricordi (la barca), e ha abbandonato i suoi due amici (i due remi) che si possono associare a Gilmour e Mason. Luciano Cassulo Eh, si, abbiamo dovuto aspettare 20 anni per avere finalmente qualcosa di inedito dei Pink Floyd, per poi scoprire che inediti non sono. Infatti quello che mi sono trovato davanti dopo ben 20 anni, sono appunto gli scarti di "The Division Bell", sapientemente rimasterizzati ed impachettati in ben 4 edizioni (CD, CD+DVD, CD+BulRay, Doppio vinile) piú che per la gioia dei fan, per la gioia della casa discografica che ha trovato il modo di piluccare soldi dai fan accaniti. Una band di prog moderno, giá all'epoca di The Division Bell, avrebbe messo questi brani in una "de-luxe edition" come "bonus disc", magari facendola pagare poche lire in piú (lire e non euro, trattandosi del 1994). Oppure, visto che ormai si era perso il treno, poteva essere messa come omaggio nel box del XX anniversario di TDB uscito pochi mesi prima.E invece no, bisogna spennare i polli senza ritegno, sapendo per principio che il nome "Pink Floyd" fa soldi solo perche si chiamano cosi'. E che figura ci facciamo con le nuove leve, quelli che i Pink Floyd li hanno solo sentiti nominare, che entrano per la prima volta in un negozio di dischi e si comprano "l'ultimo disco dei Pink Floyd". Di solito "l'ultimo disco" dovrebbe essere una cosa epocale, una chiusura "alla grande", ed invece ci lasciano con una accozzaglia di suoni che non hanno ne capo ne' coda. Infatti l'ultima canzone ed unica cantata, sembra sia stata messa li' apposta, giusto per avere un singolo da estrarre o qualcosa da passare alla radio. Sia ben inteso, si parla di scarti di alto livello, di sicuro c'e molta piu "tecnica" in questi scarti che in robaccia prodotta recentemente, ma e' il modo con cui ci sono stati propinati che non quadra. In definitiva, "just for fans". Lucilio Batini Un successo di vendite, un successo di critiche positive, negative e insensate. Insensato è giudicare un album in base alla durata totale o a quella dei brani, solo perchè oggi i CD superano i sessanta minuti. Non mi pare neanche logico criticare i testi degli ultimi album dei Pink Floyd (come successo per Momentary Lapse e Division Bell) e poi lamentarsi della loro assenza. The Endless River al primo ascolto lascia perplessi, ci sono diverse melodie che richiamano brani e album del passato Floydiano, da Saucerful Of Secrets a The Wall passando per tappeti sonori degni di Wish You Were Here e fraseggi di Dark Side. Diciotto brani divisi in quattro parti, o quattro "side" come scritto anche sul CD, quasi a rimarcare una certa nostalgia del vinile, ma questa suddivisione mi ricorda anche Brocken China; considero queste quattro parti, delle suite con brani che si incastrano alla perfezione. Mi ha fatto piacere vedere il ritorno di Mason tra i crediti, Gilmour immerso tra chitarre ed effetti di ogni tipo e Wright ancora una volta fondamentale nei suoi tocchi magici. Quello che non mi piace molto è la copertina, un bel significato ma l'immagine lascia molto desiderare. Chissà forse tra dieci o vent'anni chi oggi lo deprezza lo riprenderà in considerazione come successo per il suo predecessore. Più che il canto del cigno di Richard Wright, The Endless River mi sembra il saluto finale dei Pink Floyd, l'ultimo segno di vita di una delle più grandi band di tutti i tempi, per me e per molti altri, semplicemente la migliore. Fabrizio Taricco Ho accolto questo ultimo album dei Pink Floyd come un tributo a Rick Wright e sono giá soddisfatta totalmente solo per questo motivo. Mi era sembrato uno strano ritorno ed ascoltando e leggendo le loro dichiarazioni, sia quelle di Mason e Gilmour, sia quelle dei loro collaboratori, "The Endless River" sembra stato fatto e pubblicato veramente in buona fede. Dunque il mio dilemma era questo: da un lato avrei preferito che avessero pubblicato nel costosissimo box di "The Division Bell" questo benedetto vecchio materiale, da un altro lato, se cosí fosse accaduto, di sicuro in pochissimi avrebbero potuto togliersi lo sfizio di avere a casa queste musiche inedite. Considerando tutto questo, ascoltandolo e guardando il DVD oltre a momenti emozionanti indiscutibili non nascondo i miei momenti di non entusiasmo. Per fortuna un gruppo come i Pink Floyd ha avuto, almeno per me, i suoi suoni piú geniali all'inizio con Barrett e poi con Waters, ma adesso lo spirito é diverso. Oltre la bella sorpresa di "Autumn 68", il pezzo che mi ha affascinato piú di tutti é stato, é lo é ancora, "Skins"! In questo brano giocano un grande ruolo le percussioni, gong incluso, ma sono certa che anche Youth ed Andy Jackson abbiamo dato un tocco di freschezza e non di secondo piano alla struttura definitiva di "Skins". Tra i tanti collaboratori a "The Endless River", mi ha fatto particolarmente piacere ritrovare la nostra bravissima corista Durga McBroom-Hudson. Penso di essere una tra le poche persone non soddisfatta dell'immagine della copertina, non proprio in quanto per me é un déjà-vu, ma soprattutto perché mi fa subito pensare alla pesante mancanza delle grandi idee di Storm Thorgerson. Decisamente perfetto tutto il resto dal punto di vista grafico e fotografico, bellissime le immagini con Wright ma anche quelle attuali. Per la gioia di tutti i fans italiani, tra le foto dell'album, si vede una piccola parte dell'Italia, le Marche, e ancora stranamente riesco a vedere con mia grande soddisfazione la scritta "Naples" ovvero una cartina storica in lingua francese dell'epoca del Regno di Napoli , per chi mi conosce sono particolari dettagli che non passano inosservati ai miei occhi! Ah, non ho ancora ascoltato il vinile, ma non credo sia poi cosí importante, spero di riuscirci una di queste serate... Sará veramente il definitivo "The Final Cut" dei Pink Floyd? Giulia Di Nardo-Spies Alcuni amici ci hanno inviato i loro commenti inerenti al nuovo lavoro dei Pink Floyd. Ecco i loro pensieri: Dopo aver ascoltato “The Endless River” sono rimasto un po’ frastornato da tutti questi suoni… sicuramente bello e non è il “The Division Bell” di “serie B”, come ha detto qualcuno… A me piace… lo vedo molto come una colonna sonora, forse un pochino noioso, ma del resto ce lo aspettavamo, considerato anche che non è cantato…comunque lo stato d’animo che mi ha trasmesso è di felicità e tristezza nello stesso tempo… a volte mi pare di tornare a “A Saurceful”… è bellissimo. Mirco Colombo Io lo adoro… è un viaggio meraviglioso nel mondo floydiano che occupa uno spazio temporale di 40 anni con sonorità attuali mescolate a quelle del passato… come gli altri album, anche “TER”, avrà il suo posto nel firmamento stellare che questi cinque signori hanno contribuito a far nascere durante la loro vita e accompagnato la nostra. Lara Floyd |
Tutte Le Canzoni Dei Pink Floyd - Il Fiume Infinito
È con molto ed immenso piacere che parlo della pubblicazione del nuovo libro dei The Lunatics, perché oltre alla comune passione che ci lega e i nostri due gruppi, siamo soprattutto dei veri amici. "Il fiume infinito" è stato pubblicato verso la fine del 2014 dalla casa editrice Giunti, ed è un intenso e viscerale viaggio nella storia della band inglese attraverso tutti i vari brani editi ed inediti. Con accurata e maniacale ricerca certosina, gli autori hanno riportato gli innumerevoli brani narrando le curiosità legate alle varie canzoni dai primissimi esordi dei Pink Floyd sino all' ultimo disco pubblicato, “The Endless River”. Come nel precedete libro, anche in questo traspare una grande passione nella stesura di questo nuovo capolavoro floydiano. Personalmente consiglio vivamente di avere questo libro tra gli scaffali della propria libreria floydiana. Molto utile a tutti i fan della band, un buon investimento per la nostra personale cultura sui Pink Floyd. Luciano Cassulo |
Un Sabato Tra Amici
Sabato 24 gennaio presso la libreria Feltrinelli di Alessandria si è svolta la presentazione del libro "Il fiume infinito" degli amici Lunatics. L'evento è stato organizzato da Us And Them con la collaborazione della Feltrinelli. Alle 17,40 circa è iniziata la presentazione davanti a parecchie persone accorse per questo evento. Dello staff di Us And Them era presente Renzo Drebertelli, mentre dei Lunatics erano presenti Stefano Girolami e Danilo Stefanina. L'introduzione della presentazione è stata curata da noi della redazione. Con parecchio piacere abbiamo parlato della lunga carriera della band portando le nostre personali conoscenze e trattando i tre momenti storici della band inglese. È stata una bellissima discussione, al punto tale che per un attimo si è pensato di essere in un pub a dialogare dei nostri miti musicali davanti ad un' ottima birra, questo per descrivere l'atmosfera che aleggiava durante tutta la presentazione. Una cosa che mi è piaciuta molto è quella della grande passione che entrambi i tre relatori hanno fatto trasparire nei loro vari interventi. Felicissimi sia noi della redazione, sia Danilo e Stefano, e non per ultimo la grande soddisfazione anche da parte del direttore e dello staff della Feltrinelli. Ringraziamo Danilo e Stefano, il direttore e lo staff della Feltrinelli e tutte le persone che sono intervenute all'evento. Per problemi di salute non era presente Fulvio Mirabelli al quale è stato dedicato questo incontro. E come ho detto alla conclusione dell'evento... Us And Them...Stay tuned...! Visitate il nostro spazio " Pictures" per le foto oppure al qui direttamente : http://www.batini.com/usandthem/index_fe.php Luciano Cassulo |
Govt Mule "Dark Side Of The Mule"
I Gov't Mule hanno festeggiato il loro ventesimo anniversario nel dicembre del 2014 con la pubblicazione di uno straordinario album live che non passa inosservato "The Dark Side Of The Mule" (Provogue/Mascot). Il live é disponibile in tre formati : edizione deluxe, formata da ben 3CD e dal DVD che comprende tutto il materiale dei 3CD; edizione standard che comprende una selezione dei brani contenutri nel live; doppio vinile. La band si esibisce dal 1995 suonando piú 1770 concerti, due volte all'anno usano suonare cover dei loro gruppi modello ed oltre i Pink Floyd altri gruppi ed artisti leggendari, da Jimi Hendrix a Neil Young. Il live "The Dark Side Of The Mule" fu registrato all'Orpheum Theatre a Boston nel giorno di Halloween. Nell'edizione deluxe sono compresi 90 minuti di versioni cover dei Pink Floyd, che iniziano dal secondo CD con "One Of These Days"!!! Dunque un concerto che é un grosso omaggio alla nostra band nel suo periodo migliore e si nota, soprattutto nelle ottime interpretazioni di "Wish You Were Here" e nei brani tratti da Meddle, che i Gov't Mule sanno dare ai brani una nuova grinta. Non solo Pink Floyd, anche cover di McLaughlins o Jerry Garcia. Quella che segue é la scaletta dei brani dei Pink Floyd contenuti in questo live: One Of These Days / Fearless / Pigs Of The Wing [Part 2] / Shine On Your Crazy Diamond [Parts 1-5] / Have A Cigar / Speak To Me / Breathe (In The Air) / On The Run / Time / The Great Gig In The Sky / Money / Comfortably Numb / Shine On Your Crazy Diamond [Parts 6-9] / Wish You Were Here. Una band con una storia ventennale e che in America é da molti anni un'istituzione, un album, "The Dark Side Of The Mule" che merita assolutamente di essere ascoltato. Giulia Di Nardo-Spies |
Signal To Noise - Andy Jackson
Avevamo giá annunciato ad ottobre scorso l'imminente pubblicazione del nuovo e quarto album di Andy Jackson (dopo "On the Surface”, "Obvious” e "Mythical Burrowing Animals”) "Signal To Noise” per la Esoteric Antenna / Cherry Red. L'album, uscito il 24 novembre 2014, é stato definito come moderno e progressivo ed il titolo vuole riferirsi al testi dei temi trattati nei singoli brani . Andy Jackson stesso ha dichiarato che "Signal To Noise" riflette ció che é inportante nella vita al di fuori della monotonia dell'esistenza quotidiana. Sette brani incredibilmente scritti, cantati, suonati o programmati completamente da lui stesso, un risultato piú che brillante, possiamo veramente parlare di un lavoro solista nel vero senso della parola. L'album é stato pubblicato, oltre all'edizione stereo (Esoteric Antenna EANTCD 1040) anche su un 2CD limited-edition ( EANTCD 21041) comprendente un DVD (NTSC / Regione 0) che offre una versione mix quadrofonica di "Signal To Noise" preparata allo studio Astoria. Questi i titoli: The Boy in the Forest / One More Push / Invisible Colours / Spray Paint / Herman at the Fountain / It All Came Crashing Down / Brownian Motion . Nonostante sia profondamente legato ai Pink Floyd inizialmente come fan e poi come effettivo e validissimo collaboratore giá dai tempi di The Wall, Andy Jackson non si lascia quasi per niente influenzare dalla loro musica. Forse l'unica caratteristica che accomuna Waters e Gilmour con Andy Jackson, é quella di non essere particolarmente dotati a cantare, tuttavia trovo che attraverso " Signal To Noise" lui sia riuscito ad essere un interprete notevolmente persuadente. Giulia Di Nardo-Spies |
Six Hour Technicolour Dream - Cambridge 1972
Questo CD della "Last Minute Put Together Boogie Band" intitolato "Six Hour Technicolour Dream- Cambridge 1972" e pubblicato nel 2014 (Easy Action - EARS052) contiene uno storico concerto registrato, sicuramente non con una impeccabile qualitá sonora, il 27 gennaio 1972 al Cambridge Corn Exchange con la storica partecipazione di Syd Barrett alla chitarra! Nel 1972 Syd Barrett era giá ritornato da un pó a Cambridge si era ritirato dalla sua carriera di musicista. Anche il leggendario batterista John "Twink" Alder, che era stato nei Pretty Things proprio quando Syd Barrett era con i Pink Floyd, si trovava a Cambridge dopo il suo distacco dai Pink Fairies. La band che Twink organizzó per quel periodo comprendeva Jack Monk al basso. Proprio dopo questo concerto contenuto in questo CD, Twink e Jack Monk chiesero a Syd di formare un gruppo e la sua risposta fu positiva. Quella nuova band sarebbe stata a tre elementi e chiamata Stars ; ci furono sei o sette concerti a Cambridge che includevano anche brani di Syd Barrett. Questa registrazione di The Last Minute Put Together Boogie Band é il secondo concerto del gruppo, con Syd Barrett (ospite), Jack Monk al basso, Bruce Paine alla voce e Fred Frith alla chitarra (ospite) . Twink ricorda che all'epoca le condizioni di Syd erano eccellenti e che poi iniziarono a provare per le Stars. I brani suonati per questo concerto erano: Sea Cruise / L.A. To London Boogie / Ice / Nadine / Drinkin' That Wine / Number Nine / Gotta Be A Reason / Let's Roll / Sweet Little Angel. La partecipazione di Syd Barrett con il gruppo avviene dal brano "Drinkin' That Wine" fino alla fine del concerto. I presenti alla serata avevano riconosciuto Syd incitandolo ed applaudendolo. Una delle ultime preziose testimonianze del diamante pazzo. Giulia Di Nardo-Spies |
The Endless River Guitar Tab
Segnaliamo l'uscita di due edizioni di spartiti per chitarra (o guitar tab) di The Endless River. Il primo pubblicato da Wise Publications è già in vendita, il secondo pubblicato da Hal Leonard al momento non è ancora disponibile. I prezzi si aggirano intorno ai 18,00/20,00 €. Fabrizio Taricco |
The Night Of Wonders, Pink Floyd A Venezia - 15 Luglio 1989, Luci, Suoni E Memorie
Pubblicato il 17 gennaio 2015 dall'Associazione Culturale Floydseum ( Edizioni Antorami) , questo libro é il risultato di due anni di ricerche, selezione di foto e testimonianze scritte. Il volume vuole far rivivere le emozioni del famoso concerto di Venezia dei Pink Floyd il 15 luglio 1989 con una folla di 300.000 spettatori . Immagini offerte da Guido Harari, Andrea Pattaro, Marco Sabadin, Alcide Boaretto, Bob Hassal e Fran Tomasi e molte testimonianze scritte ,come quelle delle coriste Loreley e Durga Mc Broom, sono racchiuse in un documento molto curato dal punto di vista grafico. Il libro potete trovarlo nelle migliori librerie oppure scrivendo a: segreteria@floydseum.org Giulia Di Nardo-Spies |
Pink Floyd Al Di Là Del Muro - Hugh Fielder
L'autore di questo libro Hugh Fielder, scrittore di libri musicali dal 1975 e originario di Cambridge , ebbe la fortuna di trasferirsi a Londra e poter assistere al concerto dei Pink Floyd all'UFO Club nel 1967. "Pink Floyd al di lá del muro - La storia psichedelica completa dal 1965 a oggi", pubblicato in Italia nel 2014 dalla casa editrice "Il Castello", fu pubblicato in lingua originale nel 2013 con il titolo " Pink Floyd Behind The Wall". Si parte proprio parlando di Cambridge, nel capitolo d'apertura "I primi mattoni", e si arriva cronologicamente al tour di Roger Waters del 2013 attraverso 11 capitoli, in totale ben 240 pagine ricchissime di foto, alla fine viene inserita una discografia essenziale dei Pink Floyd e delle pubblicazioni dei membri del gruppo da solisti. La storia del gruppo che ci propone l'autore termina con u'analisi sulla ragione del successo di The Dark Side Of The Moon. Uno dei libri piú belli ed interessanti tradotti in italiano. Giulia Di Nardo-Spies |
Oleg Mukhin
Abbiamo ricevuto notizie da Oleg Mukhin e vi riportiamo il contenuto del suo messaggio per pubblicizzare il suo libro. "Sono Oleg Mukhin, ex-presidente del fan club russo dei Pink Floyd chiamato The Reds Into Pink. Il nostro club ha aiutato Dave Gilmour a ricevere un premio dalla regina inglese. Lui ci ha ringraziati mandandoci molte foto autografate e altri memorabilia....Sono stato il primo fan in Russia a ricevere le fanzine The Amazing Pudding e Brain Damage. Lo scorso anno ho scritto un nuovo libro sui Pink Floyd. Sto per pubblicarlo non solo in russo ma anche in inglese . Il suo titolo é Which One's Pink ed é una lunga ricerca su chi sono veramentew i Pink Floyd, quale parte dei contributi dei Floyd é la piú solida ecc...Sei interessato a leggerlo? Il prezzo del mio libro é di 50 $ incluse spese postali. Se vuoi comprarlo non spedirmi subito i soldi, ma spedisci solo la tua richiesta di ordinazione. Se il mio libro riceve molte richieste io potró tradurlo in inglese. Se qualcuno vuole vedere il suo nome nel mio libro nei ringraziamenti tu puoi diventare io mio sponsor e puoi pagare 50$ eo di piú per questa possibilitá. Puoi contattarmi a questo indirizzo: Oleg.Mukhin62@g.mail.com Inoltre abbiamo avuto contatti con Roger Waters e Nick Mason e per ringraziarli gli abbiamo spedito alcuni set di matriosche (vedi foto). Ogni set include 4 pezzi ecosta 100$. Aspetto i vostri ordini. Grazie a voi tutti!!!!" |
"Echoes" Presenta "The Endless River" Ed Altre Rarità - Cava Dei Tirreni 7.11.2014
A Cava de' Tirreni (Salerno), in pieno centro, in Via Accarino 4 , da settembre scorso è nato un negozio specializzato nella vendita di dischi in vinile, il cui nome e' tutto un programma " Echoes " ! Il titolare Peppe Gianfredi è ovviamente un appassionato ed un collezionista dei Pink Floyd. " Echoes " non è un semplice negozio, ma è anche un luogo dove gli appassionati di vinile possono incontrarsi e scambiare idee ed informazioni sul magico mondo del vinile. Una delle prime iniziative offerte da "Echoes" è stata la serata del 7 novembre 2014 dedicata all'uscita del nuovo album dei PINK FLOYD " The Endless River " . Il nostro grande amico Pino Imparato,collezionista da anni di tutte le rarità floydiane, ha presentato in anteprima il nuovo disco, facendo anche una breve storia del gruppo e presentando, per la gioia di tutti gli appassionati del gruppo accorsi, alcune delle rarità tratte dalla sua collezione personale, portate in mostra esclusivamente ed eccezionalmente (!) per la serata speciale. Sono state illustrate anche nei dettagli le varie rarità, tra cui spiccavano particolarmente una copia di " The Wall " di stampa italiana in vinile arancione - copia N. 6 ! ; " Atom Heart Mother " di stampa colombiana in vinile azzurro ; " Ummagumma " di stampa giapponese in vinile rosso - promo e con O.B.I. originale ; " The Dark Side of the Moon " live cover giapponese ; " Animals " di stampa francese in vinile rosa promo ; " Wish You Were Here " di stampa colombiana blu ed altri vinili esclusivi. Sono state mostrate le foto dei singoli piu' rari della collezione tratte dalla rivista MUSIKBOX! , alla quale Pino ha collaborato per anni. Immagini e foto possono essere viste nel sito http://www.echoesrecords.com/ e su Facebook . Giulia Di Nardo-Spies |
Continuiamo A Segnalare Le Pubblicazioni In Vinile...
Luciano Cassulo |