Pink Floyd

Bilbo Article on Us and Them - Gold CD Sicuramente i CD piu' appetibili dei Pink Floyd sono gli Original Master Recording (OMR). Usciti inizialmente come LP per audiofili, sono stati pubblicati anche come CD su lamina d'oro. Purtoppo la ditta che li produceva, la Mobile Filelity Sound Lab (MFSL), nel settembre del 1999 ha chiuso per sempre portando sia gli LP che i CD a prezzi vertiginosi. Ma cosa sono i CD MFSL? Innanzitutto la tecnica di creazione: quando un'opera musicale viene prodotta (sia che poi finisca su CD o LP) viene inizialmente creato un nastro originale definitivo. Da questo, solitamente vengono prodotte "X" copie che a loro volta vengono distribuite ai centri di produzione dove verranno usati per stampare i CD. Anche se minimo, vi e' comunque una perdita di segnale musicale dovuta ad un'ultriore passaggio di duplicazione dalla creazione del nastro alla produzione del CD. I CD OMR saltano questo passaggio intermedio, garantendo che per creare il CD viene usato il nasto originale, l' "Original Master Recording", appunto. Come "plus" al processo, nel caso dei LP veniva usata una tecnica di pressione a bassa velocita' del vinile, garantendo una resa migliore dell'incisione finale. Nel caso del CD, viene usata una lamina d'ORO invece che alluminio. L'errore comune che fanno molti e' pensare :"il CD si sente meglio perche' c'e' l'oro". Sbagliato. Il CD si sente meglio per il motivo citato prima, ovvero il passaggio diretto dal nasto originale. L'oro garantisce solamente la maggior DURATA nel tempo del CD, ossidandosi circa 10 volte piu' lentamente dell'alluminio: praticamente 300 anni invece dei 30 solitamente garantiti dai CD normali. Inoltre e' anche una bella trovata dal punto di vista del Marketing, non trovate? I CD MFSL e i Pink Floyd: Dopo questa introduzione passiamo a quello che interessa di piu' i collezionisti dei Pink Floyd: quali CD esistono? I CD in totale sono 4, divisi in 2 edizioni: Ultradisc e Ultradisc-II. I primi (le prime stampe) sono stati prodotti in Giappone, i secondi in USA. Alcuni "puristi" della MFSL a questo punto urleranno "allo scandalo": esistono in effetti alcune eccezioni a questa regola, ma non riguardano comunque le edizioni dei Pink Floyd. Non credete a chi vi dice che i primi sono fatti meglio dei secondi (o addirittura viceversa, dipende da quali devono vendervi...). Sono identici, cambia, ma veramente poco, l'estetica, ma anche chi ci si e' impegnato seriamente, non ha trovato differenze udibili tra le due versioni (i secondi hanno anche una specie di OBI, anche se fatti in USA). Vi elenco le edizioni esistenti: Ultradisc: UDCD 517 The dark side of the moon (normale e longbox) UDCD 518 Meddle UDCD 2-537 The wall (normale e longbox) Ultradisc-II: UDCD 517 The dark side of the moon UDCD 518 Meddle UDCD 595 Atom hearth mother (i numeri di serie non cambiano sia che siano Ultradisc, Ultradisc-II o longbox) Quindi, ricapitolando: - Dark side esiste sia come Ultradisc che come Ultradisc-II. La versione Ultradisc esiste sia come normale che in longbox - Meddle esiste sia come Ultradisc che come Ultradisc-II. Non ho mai visto una versione longbox, ma non ne escludo a priori l'esistenza. - The wall esiste solo come Ultradisc, sia normale che in longbox. - Atom heart mother esiste solo come Ultradisc-II. Non mi risultino siano mai state stampate versioni longbox degli Ultradisc-II. A queso punto direte "tutto qui?". Si, con la MFSL, abbiamo finito: 4 cd in tutto, 6 per i collezionisti piu seri (Ultradisc e Ultradisc-II), 8 per i pazzi ( Ultradisc, Ultradisc-II e longbox), come il sottoscritto, ovviamente. I prezzi? i piu costosi, ovviamente sono quelli ancora sigillati (pochi in circolazione). Si va comunque dalle 50.000 per un Atom usato al Milione per un The Wall-longbox sigillato. Nel mezzo gli altri. Eppure, anche se abbiamo finito con gli MFSL, possiamo estendere il concetto di "disco d'oro" ed avere altre edizioni "collezionabili". Innanzitutto la piu' grande concorrente della MFSL, la Columbia/Sony, con la serie "Mastersound". Questi CD, derivati dalla "HalfSpeed Mastering" in versione LP, portano solo 2 titoli a noi collezionisti dei Pink Floyd: CK 53753 Wish you were here longbox CK 64405 Wish you were here CK 53196 Amused to death longbox CK 64426 Amused to death Questi CD sono anche loro presi dal master originale, sono su lamina d'oro, e sopratutto "rimappati a 20 bit" (SBM - super Bit Mapping ) per un suono migliore. Cosa signifia "rimappare a 20 biti"? Forse non tutti sanno che un CD e' il campionamento digitale di un'onda sonora. Questo campionamento, per scelta delle case costruttici dei CD, e' stato deciso essere a 16 bit, ovvero che il singolo punto dell'onda sonora venisse definito con una "profondita'" a 16 bit, ovvero 65536 casistiche. Di conseguenza, dovendo essere questo lo standard dei lettori di CD, il campionamento viene fatto di conseguenza. Avendo pero' a disposizione il nasto originale, la Columbia/Sony ha deciso di ri-campionare il nasto originale a 20 bit, per poi "ridurlo" a 16 solo nel momento della creazione del CD (o se preferite, ri-mappati"). Cosa dovuta, altrimenti il CD sarebbe inascoltabile. Campionare l'analogico a 20 bit e poi ridurlo a 16, dovrebbe comportare una resa sonora migliore che campionare direttamente a 16 bit. Da informatico che sono, lasciatemi esprimere qualche dubbio in tutto cio', suona piu' di Marketing che altro.... Comunque la presentazione e' accurata, sopratutto i longbox. A questo punto, sempre per i pazzi, siamo a quota 12 CD. Finito ? NO! Anche i CD Giapponesi, quelle edizioni belle con gli OBI (segura' un articolo solo per loro), hanno le loro edizioni d'oro. E piu' precisamente: CP43-5771 The dark side of the moon SRCS 6762 Wish you were here SRCS 6766 Amused to death Tutti e 3 dorati, tutti e tre introvabili, gli ultimi 2 anche loro in versione SBM a 20 bit. E per finire: SMPT 3012-3.9 The Wall in edizione dorata, per audiofili, pubblicata solo ad Hong Kong. E con questi arriviamo a quota 16 CD, e circa 5 milioni di spesa stimata. Per vedere alcune, ma non tutte, di queste meraviglie, potete collegarvi a: http://www.batini.com/pinkfloyd/index.html Lucilio Batini

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